lunedì, luglio 31, 2006
LA LEGGE DEL PIU' FORTE

chi semplicemente dichiarando di essere estremamente deluso dalle forze di centro sinistra.
venerdì, luglio 28, 2006
APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO

Ieri 27 Luglio 2006,
è stata scritta alla Camera una delle pagine più tristi della nostra democrazia.
Rinchiusi nel loro palazzo, come nobili caparbi, totalmente sordi alle grida del popolo italiano, i nostri dipendenti hanno votato e fatto approvare dal Parlamento l’indulto.
I sì sono stati 460 (Ulivo, Forza Italia, Prc, Udc, Verdi, Udeur, Rnp), i no 94, gli astenuti 18.
Gli unici che hanno votato contro sono stati l'Italia dei Valori, An e la Lega (che vogliono riscattarsi dal quinquiennale zerbinaggio pro-berlusconi) . Il Pdci si è astenuto.
Bertinotti ha dicharato:” "oggi è una bella giornata, perché quando le istituzioni sono capaci di atti di clemenza che alleviano anche una pena supplementare a quella comminata dal giudice, visto il sovraffollamento delle carceri, è la dimostrazione che vince la natura dello stato di diritto".
Ma può essere considerata una bella giornata per le istutuzioni italiane quella dove si è approvato un provvedimento che permetterà a molti detenuti che hanno commesso reati anche contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.) di usufruire di sconti di pena e addirittura a qualcuno di cancellare totalmente le proprie colpe davanti alla giustizia?
Può considerarsi una bella giornata per le istituzioni italiane quella dove il Parlamento (che dovrebbe rappresentare la volontà del popolo italiano) ha rigettato un emendamento che puntava a escludere dall'indulto il voto di scambio (mafioso)?
Noi cittadini chiediamo ai nostri dipendenti a tempo determinato:
Noi non possiamo più tollerare questo modo di fare politica. Noi non possiamo più tollerare queste persone (sempre le stesse da decenni) che quando erano all’opposizione si indignavano per le leggi ad-personam della destra ma ora che sono al governo, con i voti di chi credeva fossero di sinistra, riescono a fare molto peggio, infischiandosene altamente della volontà sia dei loro elettori che dell’intero popolo italiano.
Queste persone non sono degne del nostro voto, queste persone non sono degne di rappresentarci, ecco perché noi, loro pentitissimi elettori mai più li voteremo!!!
Sabato toccherà al Senato dove la discussione, secondo quanto annunciato dal presidente Marini, inizierà al mattino per concludersi forse già la sera con il voto. Naturalmente sappiamo già come andrà a finire!
Ecco perché consigliamo a tutti i visitatori di questo blog di mandare un fax al Quirinale (06.46993125) o scrivere al Presidente della Repubblica (presidenza.repubblica@quirinale.it) chiedendo di non firmare la più che vergognosa legge. Di seguito il testo:
Io sottoscritto
Distinti saluti
Comitato contro l’indulto
http://www.noindulto.blogspot.com
PS
Per far sapere al ministro Mastella cosa ne pensate del suo provvedimento:
per rispondere al poll di Repubblica:
per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html
Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/
mercoledì, luglio 26, 2006
LE CONSEGUENZE DELL'INDULTO

in tarda mattinata i nostri dipendenti a tempo determinato voteranno alla Camera il provvedimento sull’indulto. Sono tutti d’accordo, destra e sinistra, comprovando di fatto il detto populista che oramai non c’è più differenza tra i due schieramenti (ma la differenza stentava a riconoscersi già dieci anni fa, ai tempi del governo D’Alema). Una sola formazione politica si erge contraria e combattiva: l’Italia dei Valori.
Ma dire che solo l’IdV, insieme al suo leader, l’On. Antonio di Pietro, sono contrari all’indulto è un grave errore. Con loro ci sono la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, che ieri hanno protestato davanti alle sedi istituzionali delle città di mezza Italia, come l’ex magistrato ha fatto davanti a Montecitorio insieme ad un nutrito gruppo di persone.
Nonostante questo, i nostri dipendenti, fanno finta di niente.
“Il popolo è normale che protesti e noi lo lasciamo protestare, così si sfoga. Il popolo è ignorante, non capisce le strategie, gli accordi politici, e poi ci hanno eletti perciò ora tocca a noi decidere per loro!”, sembra quasi sentir dire da questi parlamentari.
Non hanno fatto i conti con il “villaggio globale”. In tempi di comunicazione globale è sempre più diffice rimanere ignorante perché le informazioni girano e sono visibili a sempre più persone che fino a ieri lasciavano che fossero solo i giornali (dei partiti) e/o i telegiornali (dei partiti) ad informali.
Così la gente ha capito che l’indulto non è, come una certa sinistra vuole far credere, quel provvedimento utile solo a sfoltire le carceri da coloro che hanno commesso piccoli reati e che hanno quasi finito di scontare la pena, altrimenti non si capirebbe perché al suo interno sono inseriti tutti i detenuti che hanno commesso reati anche contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.), non si capirebbe perché tra i beneficiari ci siano 78 politici (di cui 17 nelle file del centrosinistra), non si capirebbe perché personaggi come Cesare Previti, Giampiero Fiorani, Stefano Ricucci, Sergio Cragnotti, Calisto Tanzi potrebbero, grazie all’indulto, vedere le loro pene detentive (ma ricordiamo che sono tutti agli arresti domiciliari) essere scontate o addirittura cancellate.
I danni che produrebbe quest’indulto in materia di giustizia e moralità vanno anche oltre i soliti personaggi. Come l’On. Leoluca Orlando ha ricordato nel suo discorso alla camera:
“…Si afferma che devono essere esclusi da questa applicazione i reati commessi successivamente al 2 maggio 2006. Si sceglie questa data, piuttosto che, come si potrebbe fare, una data anteriore.[...]. Ritiene il Parlamento che non produca allarme sociale il voto di scambio mafioso? Questo indulto produrrebbe effetti, ove venisse approvato nel testo proposto dalla maggioranza della Commissione, nei confronti di condannati per reati di voto di scambio mafioso. La data del 2 maggio serve proprio a coprire le elezioni di questo Parlamento. Quindi, se durante le elezioni politiche nazionali qualcuno avesse commesso il reato di voto di scambio mafioso, starebbe tranquillo, perché l'indulto opererà a favore della sua non espiazione della pena.”
O come ci fa notare l’On. Luciano D’Ulizia: “…Noi affrontiamo il provvedimento di indulto senza preoccuparci degli effetti che procurerà sulla società civile; effetti che, sulla base delle esperienze pregresse, sono devastanti. Abbiamo visto che soprattutto coloro i quali hanno commesso reati di natura finanziaria e fiscale - quindi, reati contro la pubblica amministrazione - una volta fuori dal carcere li hanno reiterati, hanno proseguito tranquillamente, come se nulla fosse accaduto.Vedo una incoerenza rispetto al programma dell'Unione - della quale facciamo parte e nella quale intendiamo rimanere - e vogliamo contribuire a migliorarlo ed a renderlo coerente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'azione del nostro gruppo, il gruppo dell'Italia dei Valori, è finalizzata non a bocciare l'indulto, ma a correggerlo nei suoi aspetti deteriori e contraddittori che non tutelano i cittadini. La tutela del cittadino - che sia detenuto o in libertà - deve essere la nostra prima preoccupazione”.
Queste considerazioni amareggiano profondamente tutti noi cittadini italiani perché ci rendono consapevoli dell’assoluta irresponsabilità dei promotori di questo vergognoso provvedimento.
Noi del comitato contro l’indulto non possiamo che sottoscrivere le parole del NPA che così ha scritto:
Gentile Professor Prodi,
La invito fortemente a non cedere ad una operazione di bassissimo profilo come il compromesso con FI sul cosiddetto indulto, che screditerebbe in un colpo il Suo governo e vanificherebbe in un giorno solo gli sforzi di milioni di elettori di centrosinistra, che giustamente si sentirebbero traditi da un lasciapassare per i ladroni. Se Lei si sente con le spalle al muro noi Le diciamo di lasciar perdere sia l'indulto che l'amnistia. Lei rischia in un giorno solo e a soli due mesi dall'inizio del Suo governo di perdere il sostegno della parte più attiva della Sua base elettorale. Si ricordi degli immani sacrifici e sforzi che sono serviti a mandare via Berlusconi. Ci siamo riusciti con soli 24.000 di vantaggio. Tra l'altro, caro Presidente Prodi, sappia che in quei 24.000 voti ci sono anche i nostri, quelli dei nuovi azionisti italiani.
F.to
Comitato contro indulto
comitatocontroindulto@gmail.com
PS
Per vedere i post aggiornati di questo blog: http://www.noindulto.blogspot.com
Per far sapere al ministro Mastella cosa ne pensate del suo provvedimento: mastella_m@posta.senato.it
Per rispondere al nostro poll:
http://ldpf.pollhost.com/
Per rispondere al poll di Repubblica:
http://www.repubblica.it/speciale/poll/2006/politica/indulto.html
Per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html
Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/
lunedì, luglio 24, 2006
LA BONTA' DI CLEMENTE MASTELLA

Aggiornamento:
L'On. Di Pietro attraverso la sua mailing list scrive:
Cari amici, Vi ringrazio del sostegno che mi state manifestando in queste ore. Mi stanno arrivando centinaia di mail indignate per quanto sta accadendo in Parlamento con questo patto scellerato dell’indulto. Noi dell’Italia dei Valori andremo fino in fondo. A questo proposito, invito tutti quelli che vorranno, e potranno, domani, martedì 25 luglio, a partecipare al sit in di protesta che faremo dalle 9.00 di mattina a Roma davanti alla Camera in piazza Montecitorio.
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/indulto-di-pietro/scalfari-indulto/scalfari-indulto.html
Noi del comitato contro l'indulto non possiamo che apprezzare e ammirare la battaglia che, praticamente da solo, l'On. Di Pietro sta combattendo contro l'indulto.
Appoggiamo e sosteniamo quanto più possibile la sua (la nostra) battaglia partecipando in massa al sit-in di domani!
In più oggi 25 Luglio, alle 16:30 a Milano, in c.so Monforte nei pressi della prefettura, dove ci sarà un incontro tra Prodi e Penati, si sta organizzando un presidio contro l’indulto. Amici milanesi, partecipate in massa e fate sentire tutto il vostro dissenso!
F.to Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com
PS
per rispondere al poll di Repubblica:
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venerdì, luglio 21, 2006
NO ALL'INDULTO

Egregi rappresentanti a termine della volontà del popolo italiano,
Vi scriviamo a causa del provvedimento che avete deciso, voi soli, di far votare in Parlamento: l’indulto. Tale legge, ci avete raccontato, servirebbe finalmente a liberare le carceri dall’annoso problema dell’affollamento, restituendo ai carcerati la dignità di scontare una pena in un ambiente vivibile.
Non si capisce però, perché, questa riforma, così come formulata, preveda che siano inseriti, tra i reati amnistiati, anche quelli contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.).
Ci sembra piuttosto che tale decisione faccia parte di un qualche tipo di accordo con l’opposizione (leggi inciucio) che già in passato avete sperimentato con risultati a dir poco disastrosi per il Paese, e che serva a scagionare persone e personalità con situazioni penali poco chiare e, guarda caso, proprio sui tipi di reato precedentemente menzionati.
Dopo 5 anni di malgoverno, di insulti alla bandiera e al popolo italiano, di una politica estera rovinosa, di disastri economici, di leggi ad personam e tante altre malefatte, noi, elettori, vi avevamo consegnato la guida del Paese perché speravamo poteste finalmente far emergere l’Italia dal baratro in cui era caduta, e soprattutto perché, ingenuamente, credevamo, aveste fatto tesoro degli errori passati e mai più sareste ricaduti in tentazioni inciuciorie.
Constatiamo, a soli due mesi dal vostro mandato, che non è così.
Noi elettori (del centrosinistra) non potremmo mai sopportare che uno dei primi provvedimenti sulla giustizia adottati dalla maggioranza di centrosinistra sia quello di liberare Previti (perché in realtà di questo si tratta) quando, per anni, vi siete (e ci siamo) battuti contro la legge sul legittimo sospetto, la ex-Cirielli, la depenalizzazione del falso in bilancio e la Pecorella.
Pertanto noi elettori, e vostri datori di lavoro a termine, vi imponiamo di ritirare immediatamente tale provvedimento, perché non parte integrante del contratto di lavoro col quale vi abbiamo assunto, e vi promettiamo solennemente che se l’infima legge dovesse comunque passare, noi elettori (di sinistra) , mai più vi voteremo!!!
F.to
Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com
per rispondere al poll di Repubblica:
per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html
Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/