mercoledì, novembre 26, 2008

 

La consapevolezza è l'arma più grande che i cittadini hanno a loro disposizione!

Pubblichiamo per intero l'intervista a Erin Brockovich, fautrice e testimone della più grande class action mai avviata negli Stati Uniti perchè crediamo che questo strumento, ancora poco utilizzato in Italia (essenzialmente perchè è una legge nata non troppo bene, che da poteri ancora troppo limitati ai consumatori anche se si spera in futuro possa cambiare in meglio) possa relamente aiutare i cittadini a difendersi dallo strapotere delle aziende (banche comprese) che gli rifilano prodotti che nella realtà non corrispondono al valore da questi a loro attribuito.
Anche questo è un'indulto. L'impunità che spesso nel nostro Paese e riservata a società e multinazionali che non rispettano i loro clienti. Un indulto grave quanto gli altri perchè lede l'economia del piccolo risparmiatore, che da solo, di fronte a giganti economici risulta assolutamente impotente.
Un esempio per tutti sono le banche , tutt'ora impunite , che hanno venduto azioni Parmalat o Cirio ai poveri risparmiatori, spacciandole per buoni prodotti di risparmio ma ben sapendo che di lì a poco il loro valore sarebbe crollato in borsa.
La class action invece può veramente aiutare, chi ha subito un danno (sopratutto se lo ha subito insieme a tanta altra gente) a rivalersi nei confronti di queste truffaldine società, in modo da farsi restituire il maltolto.


Di seguito l'intervista:

La celebre paladina della giustizia, ospite alle celebrazioni del ventennale di Federconsumatori, risponde alle domande dei giornalisti,

"La consapevolezza è l'arma più grande che i cittadini hanno a propria disposizione". Così Erin Brockovich, testimone della più importante Class Action negli Stati Uniti, intervenendo oggi a Roma al convegno di Federconsumatori, "20 anni di Federconsumatori: riflessione sulla evoluzione del consumerismo nel nostro Paese". La situazione italiana, la sua personale battaglia e l'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti. Questi alcuni degli argomenti affrontati con i giornalisti dalla celebre paladina americana.

In Italia si sta andando nella direzione della class action. Oggi Martinat ha dichiarato che entro 'la fine dell'anno si arriverà ad un regolamento mirato per rendere operativa la class action''. Cosa ne pensa?

E' una buona idea. Negli Stati Uniti abbiamo alcune società idriche privatizzate ma a loro è richiesto di effettuare delle verifiche e dei report. Se l'acqua viene privatizzata e non viene effettuato nessun reale controllo, allora si che questo è un vero problema. L'importante è garantire la sicurezza dei consumatori. Abbiamo bisogno di controlli veri nei nostri sistemi non possiamo consentire ad uno sconosciuto di poter vincere, se uno si vuole arricchire non lo deve fare sulle spalle dei cittadini. Il caso degli Stati Uniti non e' isolato, ci sono voci che devono essere ascoltate, l'ostacolo è quello di scendere in campo e far si che le comunità possano parlare ad alta voce, alzarsi ed esprimere le proprie idee. La consapevolezza è l'arma più grande che i cittadini hanno a propria disposizione".

Le persone hanno paura di parlare con lei, di denunciare le grandi industrie per cui lavorano?
E' una battaglia incessante, continua e si sa...gli esseri umani sono esseri umani. E' nella natura umana preoccuparsi e quindi è normale che i dipendenti pensino al loro lavoro. Credo però che non sia giusto dover subire delle conseguenze negative per il solo fatto di denunciare situazioni reali che stanno vivendo. Ci sono però persone che decidono di non parlare, rimangono silenti, altre invece hanno fiducia in me perché si rendono conto che il loro stesso silenzio mette a repentaglio la loro vita e quella dei loro bambini. Sicuramente parleranno, magari in un secondo momento ma parleranno. Quando si vede qualcosa che non va bisogna, dire, alzarsi! Le industrie che mettono a repentaglio la vita delle persone devono essere punite. Bisogna che i consumatori siano protetti ,che abbiano tutte le informazioni necessarie. Noi non mettiamo necessariamente contro i consumatori e industrie, non bisgna fare per forza una class action ma è importante che le persone sappiano che possano essere protette. Ecco spesso capita che le persone non vogliano parlare inizialmente ma poi cambiano idea.

Cosa ne pensa dell'America di Obama, crede che ci sarà un cambiamento?
"Barack Obama dovrà affrontare molte sfide da presidente degli Stati Uniti, ma la più grande sarà quella di realizzare davvero un governo a favore della gente e dei ceti svantaggiati. Durante la campagna elettorale ha fatto molte promesse e dovrà affrontare molte sfide. Ma questo sarà un governo forte a favore della gente e dei ceti più svantaggiati e questa forse é la sfida più grande che dovrà affrontare. Sarà sen'alltro un processo lungo, lento ma noi speriamo che cambieranno molte cose e il mondo risponderà a questi cambiamenti".

Quali consigli darebbe ai colleghi italiani sul consiglio del conflitto di interessi nell'informazione?
Che dire...non sono la persona giusta. Credo che ci sono sempre conflitti di interessi, non sempre si riesce a raggiungere un'intesa ma sicuramente potete unire le vostre forze e capire che potete fare qualcosa di buono per i vostri cittadini.

F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com


mercoledì, novembre 05, 2008

 

FASCISTI SU MARTE!

Se possibile è lì che vorremmo vederli, su Marte, come nella scherzosa epopea del comico Corrado Guzzanti. Ma sembra siano ancora molto ben attaccati a questa terra e in particolar modo a questa Italia e ancor di più a questo governo.

Dell'Utri colpisce ancora, sarebbe un buon sottotitolo, o ancora dell'Utri non si smentisce mai. Ed infatti con le sue ultime dichiarazioni ci spiega qual'è la sua idea di Italia. Nell'intervista che ha rilasciato a Klaus Davi per il suo canale Youtube, Klauscondicio, parla a tutto campo di mafia, antimafia, Mussolini (sua, ma non solo, fissazione), del fu capomafia Mangano (ribadendo che era un eroe) ed infine della scuola definendo gli studenti che contestano il decreto Gelmini, figli del fascismo rosso.

Insomma un bel dire, sopratutto da una persona che è stata condannata a 9 anni (NOVE ANNI) di reclusione, poi scontati tra prescrizioni varie e indulto, per CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA.

Da Wikipedia:
  • Le indagini iniziano nel 1994 con le prime rivelazioni che confluiscono nel fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo.
  • Il 9 maggio 1997 il gip di Palermo rinvia a giudizio Dell'Utri, e il processo inizia il 5 novembre dello stesso anno.
  • In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.

Nel testo che motiva la sentenza si legge:


"La pluralità dell'attività posta in essere da Dell'Utri, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici."

E pensare che il suo duce i mafiosi li mandava al confino; almeno fino a quando la mafia non si fece furba e si "fascistizzò", ricevendo in cambio dal regime una serie di condoni e amnistie.

Una mafia che da quel momento ha sempre simpatizzato per i fascisti vedendosi sempre ricambiato il favore.

Così, nonostante quello che hanno significato 20 anni di regime fascista e 100 anni di mafia e gli enormi danni che queste due organizzazioni hanno provocato all'Italia e agli italiani (e che tutt'ora provocano), ci sono ancora uomini che esaltano la figura del duce e che possono, col beneplacito del governo, tranquillamente sminuire l'utilità dell'antimafia e dare (ridare) dell'eroe a riconosciuti capimafia.

Non c'è che dire, un bel passo avanti per questo Paese; un bel passo avanti in concomitanza al giorno in cui un afroamericano riesce a diventare presidente della più grande potenza mondiale realizzando così il sogno di uguaglianza di Martin Luther King. Gli americani hanno imparata dagli errori della storia, noi evidentemente ancora ci ricaschiamo (fino a quando?).

F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

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