lunedì, aprile 28, 2008

 

I DOLORI DEL GIOVANE WALTER

"la sicurezza ha avuto un'incrinatura nel 2006. Innanzitutto all'indulto che e' stato un errore, bisogna avere il coraggio di dirlo, del centrosinistra e del partito del presidente del consiglio in pectore e del candidato avversario di Rutelli, che dichiaro' che avrebbe votato a favore se fosse stato possibile per le dinamiche interne del suo partito" (Repubblica)

Walter Veltroni, Roma 24 Aprile


Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Dopo la dolorosa sconfitta, Walterloo, come lo chiamano da dopo le elezioni , nella speranza di rinvigorire e magari trasformare la sua immagine di buonista, lancia qualche sassolino contro Alemanno, l'avversario del suo candidato sindaco di Roma, Rutelli, cominciando a parlare di indulto e di come sia stato un (gravissimo) errore del centrosinistra, che ha appoggiato in toto le richieste del centrodestra.
Bella scoperta.
Bastava leggere i numeri "da guerriglia" dei reati commessi dopo il provvedimento dell'indulto, che quotidianamente giornali, riviste, blog, siti d'informazione, giravano ai lettori, per rendersi conto della bestemmia che i nostri politici avevano attuato sulla pelle di tutti i cittadini italiani.
Bastava leggere uno dei nostri numerosi post per comprendere come l'enorme dissenso e il sentimento di tradimento, nei confronti dei partiti, montava ogni giorno di più tra l'elettorato, sopratutto di centrosinistra.
Qualche nostro lettore ci ha chiesto se l'indulto abbia pesato sul voto. Certo che ha pesato! Non è un caso che proprio quei partiti che sin dall'inizio hanno fortemente osteggiato l'indulto, siano stati premiati e abbiano raddoppiato i voti rispetto alle elezioni del 2006 come appunto Lega e IdV.

Così dopo settimane di campagna elettorale buonista, il nostro, Walterloo, punta il dito accusatore contro coloro che hanno sostenuto e approvato l'indulto. Magari parlarne prima, magari sottolineare come il suo avversario politico abbia usato l'indulto per impedire la galera ai suoi più stretti collaboratori (leggi Previti), magari evidenziare come tutte le leggi vergogna ad personam fatte dal nano venditore di spazzole abbiano ridicolizzato e distrutto il concetto stesso di giustizia.
No lui queste cose non le fa (e non le ha fatte). Lui non parla male dei suoi avversari politici. Lui è al di sopra di questi mezzucci. Lui non è come il nano venditore di spazzole.
Sta di fatto che oggi il nano venditore di spazzole potrà governare (di nuovo) questo Paese, probabilmente ininterrottamente per altri 5 anni, mentre il centrosinistra (?) continuerà a stare a guardare e se potrà farlo anche a contribuire al compimento dello sfacelo di questa povera Italia.

F.to
Comitato contro indulto
comitatocontroindulto@gmail.com




lunedì, aprile 21, 2008

 

V2-DAY - DIRETTA DA TORINO

Siamo lieti di comunicare che grazie all'impegno dei ragazzi del meetup Amici di Beppe Grillo "Qui Torino Libera" il 25 Aprile a partire dalle 9 di mattina, trasmetteremo su questo sito la diretta del V2-Day che si terrà in piazza San Carlo a Torino.
Ricordiamo che l'evento inizierà alle 15:00

Lo spettacolo verrà ripreso da ECO TV Cinquestelle, che trasmetterà via satellite l'intera giornata, e girato in streaming su questo sito, perciò se non avete il satellite potrete seguire l'intero spettacolo semplicemente collegandovi con noi e guardando nello schermo in basso:











Per tutti coloro che invece vorranno firmare i tre referendum proposti da Grillo (1-Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria, 2-Abolizione ordine dei giornalisti, ,3-Abolizione della legge Gasparri sui media televisivi), li invitiamo ad andare in una delle città qui sotto indicate (riprese dal blog del comico) dove potranno trovare uno o più banchetti in cui sarà attiva la raccolta di firme:

Abano Terme, Abbiategrasso, Acerra, Acqui Terme, Agordo, Alassio, Alba, Alba, Alba Adriatica, Alba Adriatica, Albano Laziale, Albenga, Albenga, Alessandria, Alghero, Alghero, Alife, Altamura, Altavilla Silentina, Ancona, Andria, Andria, Andria, Angri, Aosta, Apricena, Arese, Arezzo, Ariano Irpino, Ariccia, Arona, Arzano, Arzignano, Ascoli Piceno, Ascoli Piceno, Asti, Atri, Augusta, Augusta, Avellino, Aversa, Bacoli, Bagnacavallo, Bari, Bari, Bari, Bari, Bari, Barletta, Barletta, Barletta, Bassano del Grappa, Battipaglia, Belluno, Belpasso, Benevento, Bergamo, Bergamo, Biella, Binasco, Bisceglie, Bisignano, Bitonto, Bojano, Bologna, Bologna, Bolzano, Borgo San Lorenzo, Bosa, Bra, Bracciano, Brescia, Brindisi, Broni, Busto Arsizio, Cadoneghe, Cagliari, Cagliari, Caltanissetta, Cameri, Campobasso, Canosa di Puglia, Capaccio, Carate Brianza, Carbonia, Carini, Carloforte, Carpi, Carrara, Carrara, Casale Monferrato, Casalnuovo di Napoli, Caserta, Casoli, Cassano allo Ionio, Cassino, Castelbelforte, Castelfidardo, Castelfranco Veneto, Castellammare di Stabia, Castellana, Castelnovo ne' Monti, Castelvetrano, Castronuovo di Sant'Andrea, Castrovillari, Catania, Catanzaro, Cattolica, Cava de' Tirreni, Ceglie Messapica, Cerda, Cerignola, Cervignano del Friuli, Cesena, Chiavari, Chieri, Chieti, Chioggia, Cisternino, Città di Castello, Cividale del Friuli, Civita Castellana, Civitanova Marche, Civitanova Marche, Codroipo, Como, Conversano, Cosenza, Creazzo, Crema, Cremona, Crotone, Cuneo, Cuneo, Cuneo, Cutro, Cutro, Diano Marina, Domodossola, Dueville, Eboli, Empoli, Enna, Fabriano, Faenza, Fagnano Castello, Fano, Feltre, Ferrara, Ferrara, Firenze, Fisciano, Fisciano, Fiumefreddo Bruzio, Fiumicino, Fiumicino, Fiumicino, Foggia, Foligno, Foligno, Follonica, Forlì, Formia, Fossombrone, Gallarate, Galliate, Gattatico, Gela, Genova, Genova, Genova, Genova, Genova, Genova, Giugliano in Campania, Giulianova, Gorgonzola, Gorizia, Grado, Grammichele, Gravina in Puglia, Grosseto, Grottaglie, Gubbio, Igea Marina, Imola, Imola, Imperia, Imperia, Impruneta, Ischia, Ivrea, Jesi, L'Aquila, La Spezia, Lanciano, Latina, Lecce, Lecco, Legnago, Legnano, Legnano, Lentate sul Seveso, Lignano Sabbiadoro, Livorno, Lodi, Lomazzo, Lucca, Lucca, Lucera, Lugo, Luzzi, Macerata, Maddaloni, Magenta, Mantova, Marcianise, Mariano Comense, Martina Franca, Massa, Massa, Matelica, Matera, Matera, Matera, Matera, Mazara del Vallo, Mesero, Messina, Messina, Messina, Messina, Milano, Modena, Mola di Bari, Mondovì, Monopoli, Monselice, Montebelluna, Montemurlo, Monza, Morbegno, Napoli, Napoli, Napoli, Napoli, Napoli, Napoli, Napoli, Nepi, Nettuno, Nocera Inferiore, Noicattaro, Nola, Novara, Novi Ligure, Nuoro, Omegna, Orzinuovi, Ostuni, Padova, Padova, Padova, Padova, Palermo, Palmi, Parma, Pavia, Pegognaga, Pergola, Perugia, Pesaro, Pesaro, Pescara, Piano di Sorrento, Pianoro, Piedimonte Matese, Pietrasanta, Pinerolo, Pisa, Pistoia, Pomezia, Pomigliano d'Arco, Pompei, Pordenone, Porretta Terme, Portici, Postiglione, Potenza, Potenza, Pozzuoli, Prato, Procida, Putignano, Quarrata, Quarto, Ragusa, Ragusa, Randazzo, Rapolla, Ravenna, Ravenna, Reggio di Calabria, Reggio nell'Emilia, Reggio nell'Emilia, Rende, Rho, Rho, Rieti, Rieti, Rieti, Rimini, Rionero in Vulture, Rivoli, Rodi Garganico, Roma, Roma, Roma, Roma, Roma, Roma, Roseto degli Abruzzi, Rovereto, Rovigo, Rozzano, Rubano, Russi, Sala Consilina, Salerno, Salerno, Salsomaggiore Terme, San Benedetto del Tronto, San Benedetto del Tronto, San Benedetto del Tronto, San Casciano dei Bagni, San Donà di Piave, San Marco in Lamis, San Michele di Serino, San Remo, San Severo, San Vito lo Capo, Sansepolcro, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Santeramo in Colle, Sapri, Sarno, Saronno, Sarzana, Sassari, Sassari, Sassuolo, Savona, Scandiano, Scandiano, Senigallia, Senigallia, Sicignano degli Alburni, Siena, Siena, Silea, Silvi, Siracusa, Sogliano al Rubicone, Solofra, Somma Vesuviana, Sondrio, Taggia, Taranto, Taranto, Telese, Tempio Pausania, Teramo, Termoli, Terni, Terranova da Sibari, Thiene, Tolmezzo, Torbole, Torino, Torino, Torino, Torremaggiore, Tortona, Trani, Trapani, Trento, Treviso, Treviso, Tricase, Trieste, Udine, Urbania, Urbino, Vairano Patenora, Valverde, Varese, Varese, Velletri, Venafro, Venezia, Venezia, Ventimiglia, Ventimiglia, Verbania, Vercelli, Verona, Viareggio, Vibo Valentia, Vibo Valentia, Vicenza, Vicenza, Vigevano, Villa San Giovanni, Villafranca di Verona, Vittoria, Voghera, Volta Mantovana

V2-Day per un'informazione libera.

F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

mercoledì, aprile 16, 2008

 

LA SINISTRA E' MORTA! VIVA LA SINISTRA!

E' accaduto. Lo si sentiva nell'aria, da tempo. La sinistra italiana, quella ideologica non esiste più. Ora si cerca a chi addossare la colpa. Molti parlano della scelta di Veltroni di correre da solo (o quasi), alcuni addirittura del consiglio di Grillo di astenersi al voto. Ma le vere cause della disfatta sono altre:

in primis una classe dirigente vecchia, stantia, totalmente distaccata dalla realtà del vivere quotidiano della gente e sopratutto dei propri elettori (operai e pensionati che ora votano destra e lega senza parlare degli studenti che non votano più).

Il grande errore di approvare l'indulto! In un Paese in piena emergenza criminalità e sicurezza. Moltissimi elettori di sinistra l’avevano promesso: se approverete l’indulto non vi voteremo più. E così è stato (noi compresi).

Berlusconi votò anche lui per l'induto, ma poi tacque (furbescamente) anche perché lo faceva per impedire la gattabuia ai suoi uomini fidati, mentre Bertinotti fino a poche settimane fa andava ancora in giro a "vantarsi" di questa scelta (e ora ne paga pesantemente le conseguenze). Lui insomma ci credeva. Pensava che l’indulto fosse veramente una cosa buona. Ma il peggio è stato non solo approvare l’indulto, dopo aver messo fuori 26.000 tra ladri, assassini, stupratori, mafiosi, pedofili, ecc., ma addirittura non muovere un solo dito, in due anni, per migliorare e ampliare quelle strutture carcerarie che, a loro dire, non garantivano una degna permanenza ai detenuti facendo così predere di credibilità a queste già misere scusanti e rendendo visibile a tutti gli italiani il vero scopo dell'induto: ancora una volta quello di proteggere una casta di politici e faccendieri amici di politici, farabutti, ladri e corrotti!

Ma gli errori non si sono fermati all’indulto. Non aver fatto nulla per impedire o almeno ridurre la perdita di potere d'acquisto dei salari (sopratutto della classe operaia che da tempo contestava i partiti di sinistra e i sindacati, come accaduto un anno fa a Mirafiori); il furto del TFR soprattutto ai lavoratori neoassunti; il lavoro precario, sempre osteggiato a parole ma mai risolto e anzi aggravato (e qui si sono giocati l'elettorato più giovane).

Insomma tante belle parole e mai un fatto concreto. L’unica volta in cui Rifondazione minacciò di non appoggiare il governo Prodi fu proprio durante l’insediamento. Quando si dovette eleggere il presidente della camera. Volevano la poltrona per Bertinotti e ci vollero 4 votazioni per averla. Dopo questo mai nessun sussulto, mai nessuna protesta alle leggi liberiste del governo Prodi. Si dovevano ripristinare i conti dopo 5 anni di malgoverno Berlusconiano, ci dissero, si dovevano fare dei sacrifici. Non abbiamo ancora capito perché i sacrifici sono stati fatti (e continuano tuttora) dalle classi medio-basse, cioè da quelle più deboli, operai e impiegati, da quelle che fino a ieri appunto, votavano Rifondazione. Un partito che non ha assolutamente saputo difendere il suo elettorato. E il suo elettorato si è alla fine rotto i coglioni e ha abbandonato questo inutile partito con il risultato che oggi la sinistra non ha più rappresentanza in Parlamento.

Una botta terribile che, crediamo, non potrà che giovare alla sinistra. Perchè finalmente ora dovrà liberarsi (diciamo pure senza mezzi termini, come dice Grillo, mandare affanculo) della sua vecchia classe dirigente e, se vorrà sopravvivere, portare al vertice del partito gente giovane, con nuove facce e nuove idee.

Gente che possa ripartire dalle fabbriche e dalle piazze delle città. Gente vicino ai pensionati e agli operari e che di questi faccia gli interessi (e non dei "padroni"). Gente che possa ricominciare a parlare con gli studenti.
Gente insomma giovane anagraficamente e sopratutto mentalmente che si spera possa dare nuova linfa ad una sinistra moderna e rinnovata, che inizi veramente a pensare come risolvere i problemi, sempre più gravi, degli italiani, che la smetta di essere ipergarantista (chi commette un reato paga e paga sul serio), che pensi al sociale e al lavoro seriamente piuttosto che solo a parole.
Una sinistra che dovrà pensare come prima cosa a cancellare tutti quegli inutili e anacronistici rivoletti in cui si è divisa e cercare di UNIRSI in un unico e vero partito di sinistra.

Se non riusciranno in questo allora scompariranno definitivamente, meritandoselo. Ma non sarà un bene per il nostro Paese, sempre più schiacciato tra due partiti che fingono di essere di opposte vedute ma che in realtà agiscono per la stessa identica politica. Per questo speriamo che la severa lezione possa essere di sprone per chi ancora crede che una politica sociale, fondata sul lavoro (come dice il nostro primo articolo della Costituzione) e sui lavoratori, sul bene comune e sulla responsabilità che ogni cittadino, ricco o povero, ha di rispettare le leggi e contribuire alla crescita della nazione, possa ancora esistere.

Per questo diciamo: la sinistra è morta. Viva la sinistra.

F.to
Comitato contro indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

venerdì, aprile 11, 2008

 

LA CARICA DEI 101: LE FEDINE PENALI DEI NOSTRI POLITICI

Siamo al capolinea. O meglio siamo al punto di partenza.
Esattamente come due anni fa, torniamo alle urne e come allora ci dicono che per salvare l'Italia ci tocca ancora una volta tapparci il naso (ma quanto è forte questa puzza che appesta il nostro Paese?)
Come allora da una parte il disastro totale (vedi il nano venditore di spazzole) e dall'altra il meno peggio (vedi il buonista assoluto).
Questa volta noi non ci caschiamo più. Piuttosto che essere partecipi del disastro a cui il nostro Paese è destinato, noi ci asteniamo. Non servirà a nulla? Probabile. Di sicuro se le astensioni saranno, come prevedibile, tantissime, sarà un forte segnale che la nostra scellerata classe politica non potrà ignorare.
Per tutti coloro invece che non hanno ancora perso la speranza e che vorranno comunque recarsi al seggio; prima di votare, consigliamo di leggersi l'estratto, qui sotto pubblicato, tratto dall'ultimo libro di Peter Gomez e Marco Travaglio: SE LI CONOSCI LI EVITI, dove sono evidenziati tutti i reati di coloro che si apprestano a rigovernare l'Italia. Che se si debba scegliere per forza che almeno si scelga consapevolmente.



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F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

martedì, aprile 08, 2008

 

SONIA ALFANO PRESIDENTE

Dopo aver ricevuto diverse email che ci chiedevano di sostenere Sonia Alfano come candidata presidente della regione Sicilia, abbiamo deciso infine di accogliere tali richieste per diversi motivi:

- Perchè Sonia Alfano si presenta con una sua lista al di fuori di quei partiti che negli ultimi decenni hanno massacrato la Sicilia e in generale l'Italia
- Perchè Sonia Alfano si presenta con una lista che appoggia tutti i requisiti previsti per far parte di una lista certificata da Beppe Grillo
- Perchè candidati con Sonia Alfano ci sono tantissimi giovani, speranza di una nuova Sicilia
- Perchè Sonia Alfano ha combattuto e combatte contro la mafia (mentre i partiti tradizionali la mafia la sostengono)
-Perchè Sonia Alfano ci sembra l'ultima speranza che la Sicilia ha di diventare veramente una regione d'Italia.
-Perchè Sonia Alfano può rappresentare quella tessera del domino che da la spinta per l'inizio della caduta dei partiti tradizionali (e dei loro uomini) in tutta l'Italia.
-Perchè se cambia la Sicilia allora può cambiare anche l'Italia.

Perchè in definitiva non ci sono alternative se non il solito vecchio e lurido gioco dei politici mafiosi che hanno governato la Sicilia fino al oggi.

Per questo e per molto altro ancora non possiamo che raccomandare a tutti i nostri visitatori siciliani di votare per Sonia Alfano.

F.to
comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

Curriculum di Sonia Alfano:
Sonia Alfano è nata il 15 ottobre del 1971 a Messina.È funzionario della Regione Siciliana, sindacalista e coordinatrice di soccorsi in emergenze.
Si è diplomata presso il liceo classico Luigi Valli di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
Ha interrotto gli studi universitari alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo dopo la morte del padre Beppe, ucciso dalla mafia, per le sue inchieste scomode, l’8 gennaio del 1993.
Ha ottenuto l’assunzione presso la Regione Sicilia in virtù della normativa a tutela dei familiari delle vittime innocenti di mafia.A seguito della morte del padre ha cominciato un’intensa attività antimafia per accertare la verità sulla morte del padre e sui cosiddetti “mandanti di terzo livello”, ovvero sui mandanti occulti.
Nel gennaio del 2003 ha denunciato depistaggi nelle indagini riguardanti la morte del padre e il coinvolgimento, nell’assassinio, dei servizi segreti italiani. Pochi giorni dopo la denuncia pubblica, la DDA di Messina, pressata dal gran clamore delle rivelazioni di Sonia, ha deciso di riaprire le indagini, tuttora in corso.Nel 2004 ha avviato una battaglia in merito alla morte del dott. Attilio Manca, inizialmente considerata suicidio.Nel 2006 ha chiesto lo scioglimento del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto per infiltrazioni mafiose.
Nel 2006 ha organizzato una petizione per il trasferimento del dott. Canali e del dott. Sisci, magistrati della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per presunta incompatibilità.Il 28 marzo del 2006, a seguito di intimidazioni, le è stata affidata una “tutela” della Guardia di Finanza, revocata l’11 agosto dello stesso anno, dopo soli 4 mesi.
Nell’ambito delle sue svariate battaglie sindacali, nel 2006 ha evidenziato gravi carenze organizzative nella gestione delle emergenze da parte dell’ufficio di Protezione Civile della Regione Siciliana, presso il quale lavora tutt’oggi con la qualifica di Funzionario. All’origine degli scontri con i vertici del dipartimento vi è la drammatica situazione di 300 precari che da 15 anni lavorano presso quegli uffici, nella totale indifferenza dell’amministrazione regionale, rispetto alla loro posizione contrattuale. Nel giugno del 2007 è riuscita a consegnare personalmente una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha accettato di occuparsi della questione. Nell’ambito della battaglia sindacale ha rilasciato diverse interviste a trasmissioni e testate nazionali tra le quali: Il Corriere della Sera, il Sole24ore, Le Iene. Parte di quei precari è oggi stata regolarizzata e le carenze organizzative parzialmente risolte.Nel 2007, insieme a Salvatore Borsellino, ha scritto al Presidente della Repubblica per chiedere il trasferimento del Ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il Guardasigilli aveva a sua volta chiesto il trasferimento del PM Luigi De Magistris, della Procura della Repubblica di Catanzaro, titolare dell’inchiesta “Why not?”, che vedeva coinvolti il Capo del Consiglio dei Ministri, oltre che lo stesso Mastella.A difesa del Pm di Catanzaro, Sonia, insieme al movimento antimafia “e adesso ammazzateci tutti”, ha avviato una seguitissima campagna di solidarietà nei confronti di De Magistris, catalizzando l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica sul caso del trasferimento e una petizione su scala nazionale.
Nel 2007 è diventata coordinatrice regionale del movimento antimafia “E adesso ammazzateci tutti”.Nel novembre del 2007, in segno di protesta si è incatenata al cancello della Prefettura di Palermo. Decine di familiari di vittime innocenti della mafia hanno deciso di prendere parte alla protesta chiedendo al Parlamento Italiano l’equiparazione delle normative previste per i familiari delle vittime della mafia e per i familiari delle vittime del terrorismo. La protesta ha avuto risalto mondiale e molte testate giornalistiche straniere si sono interessate alla battaglia per l’equiparazione della quale Sonia è stata l’iniziatrice.Sempre nel 2007 ha collaborato con “Il Grillo di Palermo” (meetup di Beppe Grillo) e altre associazioni, all’avvio della petizione “Chiediamo i danni a Cosa Nostra”. Frutto della petizione è l’art. 17 della legge finanziaria 2008 che ha obbligato la Regione Siciliana a costituirsi parte civile in tutti i processi per favoreggiamento alla mafia da parte di amministratori e dipendenti della pubblica amministrazione.
Nel febbraio del 2008, insieme ad altre 40 persone, ha costituito l’Associazione Nazionale dei Familiari delle Vittime della mafia, della quale è stata eletta presidente all’unanimità.Il 28 febbraio del 2008 ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana, con la lista “Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente”.
Sonia Alfano, in questi anni, ha incontrato i ragazzi delle scuole di tutta Italia e ha partecipato a diverse trasmissioni televisive nell’ambito del suo forte impegno civile e antimafia.
Ha collaborato alla stesura di:2004 - “Filippo Basile, un dirigente regionale prematuramente scomparso”. AA.VV. Solidaria.2005 – “Solidarietà ad personam, le vittime scelte”. AA.VV. Solidaria.2005 – “Ammazzate Beppe Alfano”. Valeria Scafetta.2003 - Dalle interviste di Sonia è stato tratta una parte del libro di Carlo Lucarelli “Misteri d’Italia”.

giovedì, aprile 03, 2008

 

SE LI CONOSCI LI EVITI

Clicca sull'immagine per vedere la registrazione del dibattito con Peter Gomez e Marco Travaglio, introdotto da Diego Novelli, in occasione della publicazione del loro nuovo libro SE LI CONOSCI LI EVITI: Elezioni Politiche 2008: riciclati, imputati, condannati, fannulloni del nuovo Parlamento. Il Who's who della politica italiana

Si ringraziano i ragazzi del gruppo Amici di Beppe Grillo - Qui Torino Libera per le riprese e la messa in onda.

Per problemi di connessione non è stato possibile trasmettere la registrazione della serata di spettacolo e riflessione: BREAK THE MAFIA . Verrà perciò riproposta nei prossimi giorni.

F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

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