lunedì, luglio 31, 2006

 

LA LEGGE DEL PIU' FORTE

Free Image Hosting at allyoucanupload.com
Alla fine è passato,
sì l’indulto, grazie al voto dei nostri senatori è diventato legge! Una legge talmente vergognosa da entrare di diritto in un possibile “libro nero delle leggi fatte della destra”.
“Siamo ancora sotto il governo Berlusconi”, ci (dis)piacerebbe poter dire, “e’ un’altra legge ad-personam”, vorremmo gridare, “l’ennesimo vergognoso provvedimento salva-Previti”, potremmo commentare arrabbiati.
Ma se questo futuribile libro dovesse essere scritto ne dovremmo leggermente modificare il titolo, aggiungendoci dopo la parola “destra” l’incredibile frase, “insieme al centro-sinistra”.
Questa volta, però, la gente non è stata in silenzio. Questa volta, grazie all’internet-passaparola, i cittadini erano informati, sapevano tutto sull’indulto: sapevano che nell’indulto erano inclusi i reati di corruzione, concussione, peculato, abuso, falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, fallimento, voto di scambio (mafioso), etc.
Sapevano che questa legge andava a scontare pene derivanti da cause sia sui caduti sul lavoro che sulle malattie professionali e i morti da amianto (3 mila soltanto per gli stabilimenti Eternit).
Sapevano che l'indulto, rischia di mandare in fumo il maxiprocesso che si aprirà l'anno prossimo a Torino contro i big boss della multinazionale svizzera e che grazie all'amnistia di 5 anni, annunciata per la ripresa autunnale, i proprietari non verserebbero nemmeno un euro alle vittime e ai loro familiari.
Sapevano che un altro processo, che inizierà a Torino il 7 ottobre a carico degli ex vertici di Fiat Auto (68 manager e dirigenti, da Paolo Cantarella e Roberto Testore in giù), rinviati a giudizio per lesioni colpose gravi o gravissime nei confronti di 187 operai delle carrozzerie Mirafiori, diventerà praticamente inutile.
Sapevano che il procuratore Guariniello, che coordina il pool "Salute e sicurezza", prevede un colpo di spugna pressoché totale di gran parte dei suoi processi anche per i reati ambientali, per il doping e per la tutela consumatori, come quelli a carico delle multinazionali Bayer e Glaxo, per i presunti danni alla salute provocati da farmaci come il Lipobay e il Lanoxin.
Sapevano che per questi reati, oggi, in carcere non c'è nessuno. Grazie all'indulto, non ci entrerà nessuno nemmeno in futuro.
E così, i cittadini, essendo stati informati su tutto questo, avevano espresso il loro dissenso; chi tramite internet attraverso sondaggi e petizioni on-line presenti su questo e su moltissimi altri siti web (su 120.000 voti raccolti nel sondaggio di Repubblica.it, il 93%, oltre 111.000 persone, hanno dichiarato che erano contrari al provvedimento), chi protestando in piazza,(vedi foto)Free Image Hosting at allyoucanupload.com
chi semplicemente dichiarando di essere estremamente deluso dalle forze di centro sinistra.
Ed è proprio con questa delusione che i nostri dipendenti a tempo determinato dovranno prima o poi fare i conti, perché questo indulto è una gravissima offesa a tutti coloro che si sforzano di rimanere onesti in un Paese dove l’onestà e la moralità contano sempre meno rispetto agli interessi privati e/o di partito.
Come ha scritto Andrea Sacco, organizer del gruppo meetup “amici di Beppe Grillo” di Torino:
E' uno sfacelo. Le istituzioni non rispettano le istituzioni. Le leggi e la Costituzione sono lì per cosa... tanto... vale sempre e comunque il "facciamo quello che ci pare" e poi cesellano risposte kafkiane per pararsi il didietro. Le parole sono importanti.
Agli Onesti, a quelli che sbattono la testa e si spaccano la schiena per arrivare dignitosamente a fine mese anche se il vicino professionista gli fotte i buoni pasto spacciandosi nullatenente sgommandogli via sul Cayenne.
Ai genitori che faticano a spiegare i Valori ai figli, valori che due secondi di TV popò-lista e becera riescono a sgretolare.
A quelli che provano orgoglio a non sentirsi etichettato come Furbo all'italiana (vil razza dannata il furbo).
A quelli che lavorano nella Giustizia credendoci intimamente, dando l'anima in uno sfacelo di Procure tarpate e boicottate da cavilli e ingiustizie quotidiane.
Alle Forze dell'Ordine che devono scavare ben in fondo per trovare la motivazione delle loro giornate di sacrificio per la società con auto scassate e un migliaio di euro al mese, e magari il collega disposto ai compromessi sgomma pure lui col macchinone.
Ai meridionali d'Italia che devono sentirsi dire di convivere con una minoranza di mafiosi (in Sicilia si stima in 3000-4000 gli uomini di disonore).
Ai meritevoli di ogni campo umano che anche quest’oggi si vedono scavalcati dal furbetto, il nipote, il raccomandato che non sa fare un c..o ma non importa.
Agli sportivi che si allenano sempre e scendono in pista pur sapendo che sono tra i pochi non dopati.
A tutta questa Gente d'Italia chiediamo: VI VA BENE COSI'? COSA PENSATE DI FARE?
Oggi la destra e la sinistra ragionano allo stesso modo, prive di una forza di ideale che le rendeva grandi, valgono solo profitto e interesse. E molta sete di potere.
Si parlano tra loro, si capiscono e voltano le spalle a noi, chiamati in causa giusto il tempo dell'elezione e poi di nuovo a spaccarci la testa per sopravvivere nella società sgretolata che hanno generato con scelleratezza.
NON è vero che staranno lì e ci resteranno perchè eletti, se loro per primi tradiscono la collettività non meritano altro tempo per spartirsi le nostre sempre minori risorse.
Ne' destra Ne' sinistra: solo gente consapevole e autorganizzata. Non siamo noi ad avere una mentalità infantile, sono loro e noi dobbiamo essere genitori responsabili e seguire ogni loro passo. O si rientra in un alto discorso di attenersi entro le regole comuni della società e quindi nella Legalità, o salta ogni struttura di società civile.
F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

venerdì, luglio 28, 2006

 

APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO


Ieri 27 Luglio 2006,

è stata scritta alla Camera una delle pagine più tristi della nostra democrazia.
Rinchiusi nel loro palazzo, come nobili caparbi, totalmente sordi alle grida del popolo italiano, i nostri dipendenti hanno votato e fatto approvare dal Parlamento l’indulto.
Ciò che rende ancora più triste questa giornata è che la legge è stata proposta e approvata da un governo che si definisce di centro-sinistra.
I sì sono stati 460 (Ulivo, Forza Italia, Prc, Udc, Verdi, Udeur, Rnp), i no 94, gli astenuti 18.
Gli unici che hanno votato contro sono stati l'Italia dei Valori, An e la Lega (che vogliono riscattarsi dal quinquiennale zerbinaggio pro-berlusconi) . Il Pdci si è astenuto.
Per sapere in dettaglio i nomi di coloro che hanno votato contro l'indulto, cioè i nomi di coloro che non voteremo mai più:
http://www.antoniodipietro.com/2006/07/chi_ha_votato_a_favore_dellind.html.
Bertinotti ha dicharato:” "oggi è una bella giornata, perché quando le istituzioni sono capaci di atti di clemenza che alleviano anche una pena supplementare a quella comminata dal giudice, visto il sovraffollamento delle carceri, è la dimostrazione che vince la natura dello stato di diritto".
Ma può essere considerata una bella giornata per le istutuzioni italiane quella dove si è approvato un provvedimento che permetterà a molti detenuti che hanno commesso reati anche contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.) di usufruire di sconti di pena e addirittura a qualcuno di cancellare totalmente le proprie colpe davanti alla giustizia?
Può considerarsi una bella giornata per le istituzioni italiane quella dove il Parlamento (che dovrebbe rappresentare la volontà del popolo italiano) ha rigettato un emendamento che puntava a escludere dall'indulto il voto di scambio (mafioso)?
Noi cittadini chiediamo ai nostri dipendenti a tempo determinato:
perché si è voluto approvare in fretta e furia questo vergognoso provvedimento? Quali sono i reali accordi (leggi interessi) dietro questo favore alla destra (leggi Forza Italia) mascherato da provvedimento di clemenza?
Noi non possiamo più tollerare questo modo di fare politica. Noi non possiamo più tollerare queste persone (sempre le stesse da decenni) che quando erano all’opposizione si indignavano per le leggi ad-personam della destra ma ora che sono al governo, con i voti di chi credeva fossero di sinistra, riescono a fare molto peggio, infischiandosene altamente della volontà sia dei loro elettori che dell’intero popolo italiano.
Queste persone non sono degne del nostro voto, queste persone non sono degne di rappresentarci, ecco perché noi, loro pentitissimi elettori mai più li voteremo!!!
Sabato toccherà al Senato dove la discussione, secondo quanto annunciato dal presidente Marini, inizierà al mattino per concludersi forse già la sera con il voto. Naturalmente sappiamo già come andrà a finire!

Ecco perché consigliamo a tutti i visitatori di questo blog di mandare un fax al Quirinale (06.46993125) o scrivere al Presidente della Repubblica (presidenza.repubblica@quirinale.it) chiedendo di non firmare la più che vergognosa legge. Di seguito il testo:

Io sottoscritto
nome e cognome
Residente in Via….
Telefono ...
desidero, da libero cittadino, inoltrare un appello al Presidente della Repubblica invitandolo a non firmare, se dovesse passare il voto al Senato, il provvedimento di indulto, in quanto non ritengo degno uno sconto di pena per i reati finanziari, fiscali e, soprattutto, di scambio di voto politico-mafioso.E' nella Sua facoltà, Presidente Napolitano, rimandare il provvedimento al Parlamento, Le chiedo pertanto, in difesa di quel poco di moralità e di giustizia che ancora rimane in questo povero Paese, di esercitare tale facoltà."

Distinti saluti
Comitato contro l’indulto
http://www.noindulto.blogspot.com

PS
Stiamo organizzando, per la mattinata di sabato 29, una protesta generale in tutte le città italiane. Per seguire la discussione e aderire:
www.pieroricca.org
oppure
http://beppegrillo.meetup.com/boards/view/viewthread?thread=2065498

Per vedere i post aggiornati di questo blog
http://www.noindulto.blogspot.com

Per far sapere al ministro Mastella cosa ne pensate del suo provvedimento:
mastella_m@posta.senato.it

Per rispondere al nostro poll:
http://ldpf.pollhost.com/

per rispondere al poll di Repubblica:
http://www.repubblica.it/speciale/poll/2006/politica/indulto.html

per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html

Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/

mercoledì, luglio 26, 2006

 

LE CONSEGUENZE DELL'INDULTO

Free Image Hosting at allyoucanupload.com

Oggi, 26 Luglio 2006 ,

in tarda mattinata i nostri dipendenti a tempo determinato voteranno alla Camera il provvedimento sull’indulto. Sono tutti d’accordo, destra e sinistra, comprovando di fatto il detto populista che oramai non c’è più differenza tra i due schieramenti (ma la differenza stentava a riconoscersi già dieci anni fa, ai tempi del governo D’Alema). Una sola formazione politica si erge contraria e combattiva: l’Italia dei Valori.
Ma dire che solo l’IdV, insieme al suo leader, l’On. Antonio di Pietro, sono contrari all’indulto è un grave errore. Con loro ci sono la stragrande maggioranza dei cittadini italiani, che ieri hanno protestato davanti alle sedi istituzionali delle città di mezza Italia, come l’ex magistrato ha fatto davanti a Montecitorio insieme ad un nutrito gruppo di persone.
Nonostante questo, i nostri dipendenti, fanno finta di niente.
“Il popolo è normale che protesti e noi lo lasciamo protestare, così si sfoga. Il popolo è ignorante, non capisce le strategie, gli accordi politici, e poi ci hanno eletti perciò ora tocca a noi decidere per loro!”, sembra quasi sentir dire da questi parlamentari.
Non hanno fatto i conti con il “villaggio globale”. In tempi di comunicazione globale è sempre più diffice rimanere ignorante perché le informazioni girano e sono visibili a sempre più persone che fino a ieri lasciavano che fossero solo i giornali (dei partiti) e/o i telegiornali (dei partiti) ad informali.
Così la gente ha capito che l’indulto non è, come una certa sinistra vuole far credere, quel provvedimento utile solo a sfoltire le carceri da coloro che hanno commesso piccoli reati e che hanno quasi finito di scontare la pena, altrimenti non si capirebbe perché al suo interno sono inseriti tutti i detenuti che hanno commesso reati anche contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.), non si capirebbe perché tra i beneficiari ci siano 78 politici (di cui 17 nelle file del centrosinistra), non si capirebbe perché personaggi come Cesare Previti, Giampiero Fiorani, Stefano Ricucci, Sergio Cragnotti, Calisto Tanzi potrebbero, grazie all’indulto, vedere le loro pene detentive (ma ricordiamo che sono tutti agli arresti domiciliari) essere scontate o addirittura cancellate.
I danni che produrebbe quest’indulto in materia di giustizia e moralità vanno anche oltre i soliti personaggi. Come l’On. Leoluca Orlando ha ricordato nel suo discorso alla camera:
“…Si afferma che devono essere esclusi da questa applicazione i reati commessi successivamente al 2 maggio 2006. Si sceglie questa data, piuttosto che, come si potrebbe fare, una data anteriore.[...]. Ritiene il Parlamento che non produca allarme sociale il voto di scambio mafioso? Questo indulto produrrebbe effetti, ove venisse approvato nel testo proposto dalla maggioranza della Commissione, nei confronti di condannati per reati di voto di scambio mafioso. La data del 2 maggio serve proprio a coprire le elezioni di questo Parlamento. Quindi, se durante le elezioni politiche nazionali qualcuno avesse commesso il reato di voto di scambio mafioso, starebbe tranquillo, perché l'indulto opererà a favore della sua non espiazione della pena.”
O come ci fa notare l’On. Luciano D’Ulizia: “…Noi affrontiamo il provvedimento di indulto senza preoccuparci degli effetti che procurerà sulla società civile; effetti che, sulla base delle esperienze pregresse, sono devastanti. Abbiamo visto che soprattutto coloro i quali hanno commesso reati di natura finanziaria e fiscale - quindi, reati contro la pubblica amministrazione - una volta fuori dal carcere li hanno reiterati, hanno proseguito tranquillamente, come se nulla fosse accaduto.Vedo una incoerenza rispetto al programma dell'Unione - della quale facciamo parte e nella quale intendiamo rimanere - e vogliamo contribuire a migliorarlo ed a renderlo coerente. Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'azione del nostro gruppo, il gruppo dell'Italia dei Valori, è finalizzata non a bocciare l'indulto, ma a correggerlo nei suoi aspetti deteriori e contraddittori che non tutelano i cittadini. La tutela del cittadino - che sia detenuto o in libertà - deve essere la nostra prima preoccupazione”.
Queste considerazioni amareggiano profondamente tutti noi cittadini italiani perché ci rendono consapevoli dell’assoluta irresponsabilità dei promotori di questo vergognoso provvedimento.
Noi del comitato contro l’indulto non possiamo che sottoscrivere le parole del NPA che così ha scritto:
Gentile Professor Prodi,
La invito fortemente a non cedere ad una operazione di bassissimo profilo come il compromesso con FI sul cosiddetto indulto, che screditerebbe in un colpo il Suo governo e vanificherebbe in un giorno solo gli sforzi di milioni di elettori di centrosinistra, che giustamente si sentirebbero traditi da un lasciapassare per i ladroni. Se Lei si sente con le spalle al muro noi Le diciamo di lasciar perdere sia l'indulto che l'amnistia. Lei rischia in un giorno solo e a soli due mesi dall'inizio del Suo governo di perdere il sostegno della parte più attiva della Sua base elettorale. Si ricordi degli immani sacrifici e sforzi che sono serviti a mandare via Berlusconi. Ci siamo riusciti con soli 24.000 di vantaggio. Tra l'altro, caro Presidente Prodi, sappia che in quei 24.000 voti ci sono anche i nostri, quelli dei nuovi azionisti italiani.

F.to
Comitato contro indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

PS

Per vedere i post aggiornati di questo blog: http://www.noindulto.blogspot.com

Per far sapere al ministro Mastella cosa ne pensate del suo provvedimento: mastella_m@posta.senato.it

Per rispondere al nostro poll:
http://ldpf.pollhost.com/

Per rispondere al poll di Repubblica:
http://www.repubblica.it/speciale/poll/2006/politica/indulto.html

Per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html

Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/


lunedì, luglio 24, 2006

 

LA BONTA' DI CLEMENTE MASTELLA


Oggi, 24 luglio 2006,
i nostri dipendenti, si riuniranno alla Camera per decidere di un provvedimento che noi elettori, e loro datori di lavoro a tempo determinato, non avevamo inserito nel contratto di lavoro, né mai ci eravamo sognati di inserire o solamente di menzionare: l’indulto!
Il promotore di questo incredibile provvedimento, l’on. Clemente Mastella, ministro della Giustizia, spera che il provvedimento passi rapidamente e con uno slancio di preoccupata amorevolezza verso tutti i detenuti dichiara:” E un'estate che è un vero tormento di caldo per chi è fuori, figuriamoci per chi è dentro al carcere” e aggiunge “E’ importante sfoltire le carceri in attesa che si rivedano leggi come la Cirielli o la Bossi-Fini: un terzo dei detenuti è extracomunitario e magari in carcere con la revisione di questa legge non ci dovrebbe stare”. Non contento, estasiato da quell’ispirazione che solo i vecchi democristiani sanno raggiungere continua: “Questa amnistia è un omaggio a Papa Giovanni Paolo II che arrivò quasi in fin di vita a Montecitorio per chiederci questo provvedimento”.
A questo punto, noi elettori (tra cui moltissimi cattolici e/o credenti e/o estimatori di papa Giovanni Paolo II) rimaniamo inebetiti di fronte a così altisonante associazione ed increduli su come possa solo essere stata pensata, quasi esitiamo nel riprenderci dallo stordimento. Ma poi fuoriesce in noi il carattere dell’elettore (di sinistra) temprato da anni di battaglie per la legalità, da incessanti partecipazioni a convegni sulla questione morale, da giornate intere passate a volantinare per informare la gente sugli infimi provvedimenti che il governo di destra si apprestava ad approvare, da infiltrate e rischiose partecipazioni ai convegni di Forza Italia in modo da poter, sul più bello, alzarsi e gridare: FATTI PROCESSARE!!!
Fuoriesce in noi quel carattere che ci permette orgogliosamente di dire: sono un cittadino onesto e pretendo che la legge debba essere applicata a tutti nello stesso identico modo!!! E così subito ci riprendiamo dal precedente stordimento ed esclamiamo: Papa Giovanni Paolo II, nella sua infinita bontà, ha chiesto sì più volte un amnistia, ma per i detenuti più poveri e socialmente ai margini della società, quelli che non potevano permettersi parcelle miliardarie e/o di assumere (o far andare al governo) una squadra di avvocati per non andare in galera!
Non si capisce perché tra questi detenuti siano inseriti tutti coloro che hanno commesso reati anche contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.). Non ci risulta che tali detenuti (ma chiamarli così è un’ingenuità perché sono quasi tutti agli arresti domiciliari, e anche qui non si capisce perché bisogna amnistiarli visto che fisicamente non “riempono” le carceri) facciano parte della categoria dei poveri o dei derelitti o dei bisognosi in genere! Moltissimi di loro fanno piuttosto parte della categoria dei POLITICI. Ed in particolare qualcuno di loro fa parte della categoria dei politici di destra.
Ecco allora svelato l’arcano! Si ritorna a 10 anni fa, ai bei tempi dell’inciucio, che alla fine hanno dato come risultato i 5 anni di governo Berlusconi! Come è possibile, ci chiediamo noi elettori (di sinistra), che i partiti di centro sinistra ci ricadano ancora? Sarà perché la striminzita maggioranza al senato non permette di far passare leggi e provvedimenti che qualche senatore (che ricorda ancora cosa vuol dire essere di sinistra) potrebbe non votare? Sarà che si fa un favore a qualcuno per ricevere poi in cambio (ma vi fidate?) un appoggio per far passare questi provvedimenti che altrimenti non raggiungerebbero la maggioranza?
Noi elettori (di sinistra) siamo stanchi di questi inciuci, siamo stanchi di constatare che anche per la sinistra la legge non è uguale per tutti. Perciò diciamo basta e ricordandovi che siamo i vostri datori di lavoro a termine, vi imponiamo di ritirare immediatamente tale provvedimento, perché non parte integrante del contratto di lavoro col quale vi abbiamo assunto, e vi promettiamo solennemente che se l’infima legge dovesse comunque passare, noi elettori (di sinistra) , mai più vi voteremo!!!

Aggiornamento:

L'On. Di Pietro attraverso la sua mailing list scrive:

Cari amici, Vi ringrazio del sostegno che mi state manifestando in queste ore. Mi stanno arrivando centinaia di mail indignate per quanto sta accadendo in Parlamento con questo patto scellerato dell’indulto. Noi dell’Italia dei Valori andremo fino in fondo. A questo proposito, invito tutti quelli che vorranno, e potranno, domani, martedì 25 luglio, a partecipare al sit in di protesta che faremo dalle 9.00 di mattina a Roma davanti alla Camera in piazza Montecitorio.
Dobbiamo continuare a far sentire la nostra voce. Cercheremo di impedire in tutti i modi che ciò che non è riuscito al centro-destra venga fatto, in maniera sfacciata, dal governo di centro-sinistra di cui facciamo parte. Colgo anche l’occasione per inviarvi il link all’editoriale di Eugenio Scalfari, che oggi su Repubblica ha preso una posizione nettamente a favore della nostra indignazione. Come vedete anche la grande stampa, dopo tanto silenzio complice, si è accorta della nostra forza e delle nostre battaglie di legalità.

http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/indulto-di-pietro/scalfari-indulto/scalfari-indulto.html
Un saluto affettuoso
Antonio Di Pietro


Noi del comitato contro l'indulto non possiamo che apprezzare e ammirare la battaglia che, praticamente da solo, l'On. Di Pietro sta combattendo contro l'indulto.
Appoggiamo e sosteniamo quanto più possibile la sua (la nostra) battaglia partecipando in massa al sit-in di domani!

In più oggi 25 Luglio, alle 16:30 a Milano, in c.so Monforte nei pressi della prefettura, dove ci sarà un incontro tra Prodi e Penati, si sta organizzando un presidio contro l’indulto. Amici milanesi, partecipate in massa e fate sentire tutto il vostro dissenso!


F.to Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

PS
Per vedere i post aggiornati di questo blog:
http://www.noindulto.blogspot.com
Per far sapere al ministro Mastella cosa ne pensate del suo provvedimento:
mastella_m@posta.senato.it

Per rispondere al nostro poll:
http://ldpf.pollhost.com/

per rispondere al poll di Repubblica:
http://www.repubblica.it/speciale/poll/2006/politica/indulto.html

per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html

Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/

venerdì, luglio 21, 2006

 

NO ALL'INDULTO




Egregi rappresentanti a termine della volontà del popolo italiano,

Vi scriviamo a causa del provvedimento che avete deciso, voi soli, di far votare in Parlamento: l’indulto. Tale legge, ci avete raccontato, servirebbe finalmente a liberare le carceri dall’annoso problema dell’affollamento, restituendo ai carcerati la dignità di scontare una pena in un ambiente vivibile.
Non si capisce però, perché, questa riforma, così come formulata, preveda che siano inseriti, tra i reati amnistiati, anche quelli contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso, etc.), reati finanziari (falso in bilancio, frode fiscale, appropriamento indebito, aggiotaggio, etc.) e societari (fallimento etc.).
Ci sembra piuttosto che tale decisione faccia parte di un qualche tipo di accordo con l’opposizione (leggi inciucio) che già in passato avete sperimentato con risultati a dir poco disastrosi per il Paese, e che serva a scagionare persone e personalità con situazioni penali poco chiare e, guarda caso, proprio sui tipi di reato precedentemente menzionati.
Dopo 5 anni di malgoverno, di insulti alla bandiera e al popolo italiano, di una politica estera rovinosa, di disastri economici, di leggi ad personam e tante altre malefatte, noi, elettori, vi avevamo consegnato la guida del Paese perché speravamo poteste finalmente far emergere l’Italia dal baratro in cui era caduta, e soprattutto perché, ingenuamente, credevamo, aveste fatto tesoro degli errori passati e mai più sareste ricaduti in tentazioni inciuciorie.
Constatiamo, a soli due mesi dal vostro mandato, che non è così.
Noi elettori (del centrosinistra) non potremmo mai sopportare che uno dei primi provvedimenti sulla giustizia adottati dalla maggioranza di centrosinistra sia quello di liberare Previti (perché in realtà di questo si tratta) quando, per anni, vi siete (e ci siamo) battuti contro la legge sul legittimo sospetto, la ex-Cirielli, la depenalizzazione del falso in bilancio e la Pecorella.
Pertanto noi elettori, e vostri datori di lavoro a termine, vi imponiamo di ritirare immediatamente tale provvedimento, perché non parte integrante del contratto di lavoro col quale vi abbiamo assunto, e vi promettiamo solennemente che se l’infima legge dovesse comunque passare, noi elettori (di sinistra) , mai più vi voteremo!!!

F.to
Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com
PS
Per vedere i post aggiornati di questo blog:
http://www.noindulto.blogspot.com
Per far sapere al ministro Mastella cosa ne pensate del suo provvedimento:
mastella_m@posta.senato.it

Per rispondere al nostro poll:
http://ldpf.pollhost.com/

per rispondere al poll di Repubblica:
http://www.repubblica.it/speciale/poll/2006/politica/indulto.html

per firmare la petizione on-line:
http://www.petitiononline.com/noindu2/petition.html

Per firmare l’appello online contro l’indulto:
http://www.liberacittadinanza.it/

This page is powered by Blogger. Isn't yours?