venerdì, settembre 29, 2006

 

LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE

Si è conclusa la manifestazione contro l'indulto organizzata dal Movimento Repubblicani Europei di Firenze a cui hanno dato la loro adesione tanti e diversi altri gruppi, politici e non. Di seguito l'ultimo comunicato stampa dell'MRE:
"FIRENZE REAGISCE "
Un grande successo ed un meraviglioso momento di Piazza, che conferma la necessità di riavvicinare la politica ai cittadini e viceversa, che invita a riflettere sulla gravità di un provvedimento approvato 'contro' la piazza o almeno buona parte di essa, senz'altro la parte sana". E' unanime il giudizio di coloro che sono intervenuti sul Palco. Daniele Massarri, Domenico Bernardi, Giovanna Maggiani Chelli, Andrea Vannini, Paolo Manneschi, On. Fabio Evangelisti, Tristano Governi, Giorgio Giorgi si sono succeduti sul Palco in rappresentanza dei rispettivi partiti e associazioni, tutti accomunati dalla posizione di contrarietà all'indulto e di critica costruttiva allo stesso provvedimento.
Massarri ha introdotto il dibattito sottolineando la pericolosa autoreferenzialità della classe politica e lo ha chiuso con un tributo a Giovanni Spadolini e all'indiscusso simbolo di rettitudine morale rappresentato dallo statista fiorentino.Bernardi e Vannini hanno ribadito l'importanza di agire e partecipare concretamente per dare corpo alle sterili indignazioni.
Il concetto è stato ripreso dalla Maggiani Chelli (un malessere diffuso che tuttavia è incapace di assumere forme concrete) che si è soffermata a sottolineare le gravi implicazioni dell'estensione ai reati di stampo mafioso.
L'On Evangelisti ha richiamato l'importanza dei valori come fattore di coesione e superamento degli ostacoli, in precedenza sottolineato da Paolo Manneschi unitamente alla necessità di far capire alle associazioni trasversali l'importanza di essere presenti a certi appelli.
Tristano Governi ha infine riportato l'attenzione al tema della Giustizia Giusta e alla bella sensazione che molti ragazzi fossero presenti al piazzale "La politica non deve MAI più passare la mano dal cuore al portafoglio ma stare vicina alla gente e capirne le istanze"Giorgio Giorgi ha infine chiuso il dibattito lanciando un appello a tutti quanti perché questa scintilla partita da Firenze non si disperda nella brevità di questo evento ma sia la base su cui costruire una forma importante di democrazia partecipativa.
Le firme raccolte, al momento, sono circa 150 e si invitano i cittadini a contattare le sezioni del MRE o dell'Italia dei Valori per sottoscrivere le due petizioni. Si sta pensando di lanciare una campagna itinerante nella provincia di Firenze con banchetti per la raccolta ad hoc delle stesse.

Non possiamo che gioire per la riuscita di questa manifestazione che fa onore all'MRE di Firenze e alla città intera.

Attendiamo frementi, invece, la manifestazione di Roma (rimandata perchè la questura ha ritirato 4 giorni prima dell'avvio i permessi per il corteo del 30 settembre, dato che nello stesso giorno era prevista un'altra, e a parer loro, più importante manifestazione) organizzata dal gruppo Meetup Utopia e Realtà "Amici di Beppe Grillo" di Roma, che si terrà (stavolta è sicuro) l' 8 ottobre a partire dalle 17:00 nei pressi del Colosseo.

Concludiamo con uno stralcio di un'intervista realizzata dal gruppo meetup "Amici di Beppe Grillo di Torino" durante un convegno sull'indulto organizzato dal circolo Diego Novelli, ex-sindaco della città, con la presenza di Giancarlo Caselli, ex procuratore capo antimafia a Palermo e l’avv. Gianpaolo Zancan, ex senatore dei Verdi:
Caselli come sempre è stato limpido nelle spiegazioni tecniche e pur ritraendosi da pareri che avrebbero sconfinato nella politica è stato efficacissimo a porre dubbi e domande. Zancan ha appoggiato la tesi della schifezza politica, dell'inutilità, anche per esperienze professionali dirette nelle carceri, testimone di situazioni inumane.
Meetup: senatore Zancan, non trova che segnali dal mondo politico come l'indulto, ma anche la mancata approvazione dell'emendamento Licandro sull'antimafia, (che chiedeva che non venissero assegnati alla commissione antimafia indagati o condannati per mafia, come anche i loro rappresentanti legali) aggiungiamo inoltre i parlamentari condannati in via definitiva, ricordati recentemente da Travaglio nel suo ultimo libro; insomma non trova che tutti questi segnali abbiano fatto sprofondare il livello etico e morale della politica e quindi di riflesso della società? L’unica risposta che si riceve dai politici, è quella per cui essendo stati eletti ed è un loro diritto essere in qualunque commissione! Queste risposte non allontanano la cittadinanza dalla politica? Il livello etico è oramai sottoterra e i tagli della finanziaria minano il Paese, basta pensare al magistrato Caselli qui presente, costretto a esporsi pubblicamente per lamentare il taglio dell'assistenza informatica in Procura per mora.
Zancan: Si. è uno scandalo. E' vero! Quello dell'emendamento sull'antimafia è una cosa talmente banale che non andrebbe neanche discussa....
Meetup: E infatti...siamo qui a discuterne!
Zancan:Per quanto riguarda i condannati alle camere... figuratevi che me li sono trovati davanti
Meetup: Il suo è un mestiere difficile Prende parola Caselli (attenti alla finezza)
Caselli: Hanno ragione i parlamentari. Proibire la presenza in commissione comporterebbe un precedente pericolosissimo. In questo caso pur essendo a buon fine, in altri casi invece potrebbe essere diverso. Certo è che dovrebbero essere le figure istituzionali preposte, Bertinotti per la Camera e Marini per il Senato in questo caso, ad assegnare alla commissione persone estranee alla mafia. Come anche discutere una specifica legge a riguardo. Per quanto riguarda l'assistenza informatica sono contento di comunicare che essa è ripresa grazie a nuovi stanziamenti dal governo.

Ognuno tragga le sue dovute conclusioni!

F.to
Comitato contro l'indulto

lunedì, settembre 18, 2006

 

IL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA

ATTENZIONE: la manifestazione romana del 30 settembre, organizzata dal gruppo meetup “Amici di Beppe Grillo” di Roma utopia e realtà , dove si celebrerà con una fiaccolata il funerale della democrazia e che vedrà la partecipazione oltre che di tantissima gente comune anche di vari movimenti politici (che a noi pare giusto citare affinchè si sappia a chi non è andato giù quest’indulto), tra cui il nuovo movimento politico Partito dei Giovani, i Democratici Diretti e l'Italia dei Valori , è stata rimandata a data da destinarsi (probabilmente l'8 ottobre) perchè all'ultimo momento la questura di Roma ha ritenuto più importante concedere i permessi ad un'altra manifestazione, organizzata proprio per quel giorno.

Ci teniamo a sottolienare che la manifestazione non è stata cancellata, ma, ripetiamo, rimandata! Ammiriamo invece gli amici dell'MRE di FIRENZE che tra mille difficoltà, sono comunque riusciti ad organizzare una replica della manifestazione contro l'indulto sempre per il 30 settembre a FIRENZE (a partire dalle ore 17 in piazzale Michelangelo. Per info e supporto: coordinamento@mrefirenze.it).
Le parole espresse nel comunicato ufficile della manifestazione, dal coordinatore del Movimento Repubblicani Europei, Daniele Massarri, ci trovano particolarmente d'accordo sopratutto nella parte in cui si esprime "...il nostro essere accomunati, seppur con forme diverse, dall'INTEGRITA' e dalla DIGNITA' ". Una integrità e dignità, affermiamo noi, sempre più rara di questi tempi all'interno dei movimenti politici italiani!
Perciò, tutti in piazza per celebrare un funerale! Sì perché proprio di questo si è trattato. Un funerale sulla possibilità che il popolo ha di fare rispettare la propria volontà una volta votati i suoi rappresentanti e nello specifico far rispettare la volontà che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani ha gridato ad altissima voce sulla non trasformazione dell’indulto in legge (grida rimaste inascoltate), un funerale sulla possibilità che tali rappresentanti hanno di rispettare il programma presentato prima delle elezioni, che a noi pare non contenesse nessun punto programmatico sull’indulto, un funerale della democrazia appunto! Perché un Paese in cui non si rispetta la volontà popolare non può dirsi democratico!

Una lezione che in Argentina, seppur dopo tanti anni, hanno pinamente compreso, rigettando il vergognoso indulto consesso nel 1990 dall’allora presidente Carlos Menem all'ex dittatore Jorge Rafael Videla e ai suoi ministri militari, responsabili, insiema a molti altri, dei tragici fatti che tra gli anni ’70 e ’80 hanno causato oltre 30.000 desaparecidos tra gli oppositori del regime di allora (Peacereporter, Univision).
Ma se in Argentina si corre ai ripari in Italia invece abbiamo una classe politica che continua insistentemente a giustificare questo ignobile provvedimento. Come il nostro ministro degli esteri Massimo D’Alema che in un dibattito alla Festa dell’Unità di Pesaro ha detto: "So che mi fischierete ma io ho votato a favore sull'indulto e l'ho fatto con gioia" e non pago di ciò ha poi aggiunto: "Noi abbiamo fatto un compromesso e sono usciti di galera 15mila poveracci (oltre 21.000 allo stato attuale, ndr), mentre sono stati beneficiati una sessantina di persone, che sarebbe stato meglio non beneficiare". "Io sono uno di sinistra, vicino ai poveracci - ha concluso il vicepremier - e dico: valeva la pena fare questo compromesso".(Notizie Alice)

Certo che valeva la pena! Perché in questo “compromesso”, che il nostro ministro D’Alema sa benissimo ma non ci dice, facilmente evitabile con la creazione di apposite leggi, non hanno beneficiato solo i cosidetti “poveracci” e nemmeno solo gli amici della destra ma anche quelli della sinistra (elenco dei beneficiari dell’indulto).
Oggi più che mai per molti politici, infatti, la politica significa portare avanti i propri (cinici) interessi, che hanno la sfortuna, per il popolo italiano, di non coincidere praticamente mai con la volontà popolare!
F.to
Comitato Contro l'Indulto

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