giovedì, agosto 03, 2006

 

LA BANDA DEGLI ONESTI



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Questi, tratti da Repubblica.it
(http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/indulto3/indulto-fuori-per-poche-ore/indulto-fuori-per-poche-ore.html) , i primi risultati dell’ìndulto!!!

Roma. Beneficia dell'indulto, esce dal carcere, torna a casa e poi picchia la moglie in mezzo alla strada. Protagonista della vicenda è Piero Melis, 54 anni, che ieri pomeriggio è uscito dalla casa circondariale di Udine dove era detenuto dal 26 luglio scorso, proprio per maltrattamenti in famiglia. Ieri, l'uomo, originario di Torino, è tornato libero ma con il divieto di avvicinarsi a casa della moglie, Carla Milan, 48 anni. Incurante, è andato a San Daniele, l'ha attesa vicino a casa e l'ha aggredita, sbattendola ripetutamente su un marciapiede. Bloccato da un passante e poi dai Carabinieri, deve ora rispondere di tentato omicidio e sarà interrogato dal magistrato Claudia Finocchiaro.
Sardegna. Un episodio meno grave si è verificato in Sardegna dove Massimiliano Formula, 32 anni, e Raimondo Muntoni, 28, usciti dal carcere di Macomer alle 18, sono stati di nuovo arrestati alle 23 per resistenza a pubblico ufficiale, minacce, violenza e danneggiamento. Lasciata la prigione sono andati in un bar vicino alzando un po' troppo il gomito e attirando l'attenzione di una pattuglia della polizia che è intervenuta chiedendo le loro generalità. Gli ex carcerati hanno aggredito i poliziotti, assalendoli con calci e pugni. Risultato: Formula e Muntoni sono finiti di nuovo in prigione, a Oristano, in attesa del processo per direttissima. La loro libertà è durata appena cinque ore e mezza sbronza.
Liguria. A Genova, Giovanni Calassi, 45 anni, è stato arrestato per tentata rapina cinque ore dopo essere stato scarcerato. L'uomo originario di Taranto rilasciato alle 22 dal carcere di Marassi, vi è rientrato, per gli stessi motivi, alle 3.40. Dopo aver vagato per la città, ha, infatti, sfondato la vetrina di una pizzeria ed è entrato per rubare.
Lombardia. In Lombardia un detenuto uscito ieri è morto per overdose, un altro è ritornato in carcere per tentato furto. B.S., 32 anni, è stato trovato morto, poco prima delle 15, in via Vitruvio. Accanto aveva una siringa. C.L., 36 anni, è invece ritornato in carcere nel pomeriggio dopo aver tentato di rubare, in via Barzoni, una Fiat Uno. E' stato bloccato dalla polizia. E ancora, un trentenne originario di Bovezzo (Bs) ma senza fissa dimora aveva appena lasciato il carcere di Canton Mombello a Brescia, quando vi ha fatto ritorno poche ore dopo. E' stato infatti arrestato per aver tentato di mettere a segno un paio di furti nei garage di una abitazione appunto a Bovezzo. I proprietari dell'appartamento hanno però sentito dei rumori avvertendo gli uomini dell'Arma. Per il ragazzo è così tornato il tempo di risalutare i suoi ex compagni di cella.
Friuli Venezia Giulia. E' tornato in galera a tempo di record anche Giampaolo Monteduro, un 49enne di Trieste, pizzicato appena dodici ore dopo dai Carabinieri del Nucleo radiomobile del Comando provinciale di Trieste, mentre con un paio di forbici tentava di forzare una Fiat 500 parcheggiata in via Manzoni.
Emilia Romagna. E' finita di nuovo dietro le sbarre anche una torinese di 33 anni sorpresa a rubare tre paia di jeans in un negozio di abbigliamento di via Indipendenza, in pieno centro a Bologna. Domani mattina sarà processata con rito direttissimo con l'accusa di furto aggravato.
Toscana. A Siena, L.C., 56 anni, era nel carcere di Santo Spirito per reati contro il patrimonio: in preda ai fumi dell'alcol disturbava i turisti nella centrale piazza Indipendenza. Quando i carabineri hanno provato ad intervenire, l'uomo si è dimenato. E' stato arrestato con accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Domani in processo per direttissima.
Lazio. Un 35enne, originario della Campania ma residente ad Anzio uscito dall'istituto di pena, si è diretto a casa dell'ex convivente - con la quale vi erano stati vari problemi durante il periodo di carcerazione - e ha iniziato ad inveire contro la madre rivolgendole gravi minacce. All'arrivo della pattuglia della polizia, l'uomo - che ha precedenti per rapina, spaccio di stupefacenti, maltrattamenti in famiglia e danneggiamento - si è scagliato contro i carabinieri, ferendone uno con una testata. I militari lo hanno immobilizzato e arrestato. L'uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa della convalida dell'arresto da parte del Tribunale di Velletri.
Campania. Procolo De Pasquale, 39 anni, non ha invece retto la notizia. Detenuto a Poggioreale e residente a Pozzuoli al rione Toiano,l'uomo è morto all'ospedale napoletano "Loreto Mare" poche ore prima di essere scarcerato per un infarto.
Calabria. All'opposto la vicenda di Giovanni Valentino, dimenticato in cella, per un errore. Il custode dell'Oasi Francescana ed ex braccio destro di Padre Fedele Bisceglia, in carcere a Cosenza dal 20 giugno scorso ha diritto alla libertà ma si trova ancora dietro alle sbarre.
Sicilia. E' stato, invece, arrestato dai carabinieri di Palermo, un tunisino di 28 anni: l'accusa è atti osceni in luogo pubblico, praticati davanti all'entrata del Policlinico del capoluogo siciliano, davanti ad alcuni bambini.
Le reazioni. Nel primo giorno di applicazione della legge sull'indulto le porte delle carceri si sono spalancate per 3.344 detenuti. Il maggior numero di scarcerazioni è avvenuto in Lombardia, dove a uscire sono stati 546 detenuti. Il dato reso noto in mattinata dal ministro della Giustizia Clemente Mastella, è stato aggiornato alle 15 dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

Come possiamo commentare queste notizie, noi cittadini onesti? E soprattutto come possiamo difenderci? Dopo l’illusione del buonismo ad oltranza, macchiato da interessi di parte, subentra la realtà, l’unica e sola: chi è in carcere lo è perché ha commesso un reato! E se è vero che la “galera” non educa e spesso peggiora la natura dell’individuo è anche vero che la società civile ha il diritto di difendersi, in un modo o nell’altro, da chi infrange le sue regole più importanti!
Regole che qualcuno, rintanato nei palazzi del potere, non ama rispettare e far rispettare, regole che oramai in Italia sono diventate di Pulcinella! Ma il ministro della giustizia, l’On. Clemente Mastella non si preoccupa e all’ondata di reati commessi dagli ex-ex-galeotti commenta: “A uscire saranno in tutto 15 mila mentre noi siamo un popolo di 58 milioni d'italiani” e poi aggiunge con sano e pacato paternalismo a quanti stanno per uscire dal carcere (che non aspettano altro che sentire le sue sante raccomandazioni): ”siate responsabili”.
Noi del comitato contro l’indulto, semplici cittadini, sarà perché le statistiche dicono che sono proprio gli ex-detenuti che hanno commesso reati gravi, quelli a maggior rischio di reiterazione di reato, sarà perché pienamente coscienti della natura umana, sarà perché semplicemente non ci fidiamo, la pensiamo come il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, che ha promesso di far costituire la Regione come parte civile in tutti i procedimenti penali che dovessero essere avviati per fatti commessi, dopo la scarcerazione, da coloro che hanno beneficiato o beneficeranno dell'indulto.
D’accordo con questa linea di pensiero, noi proponiamo di raccogliere, attraverso questo sito, tramite commento e/o via email, le denunce di tutti coloro che hanno avuto problemi o hanno subito un danno provocato da un ex detenuto o che doveva diventarlo se non fosse passato l’indulto, nella vana speranza di non riceverne alcuno o almeno di riceverne pochissimi (in attesa dei procedimenti Ethernit che probabilmente, grazie all’indulto e alla futura annunciata amnistia, vedrà annullare i risarcimenti per 3 mila persone e di quelli sulla sicurezza contro Fiat Auto per i risarcimenti a 187 operai senza contare tutti coloro che hanno subito danni dal Lipobay e il Lanoxin e sono in attesa di sapere se saranno mai risarciti dalla Bayer e dalla Glaxo, ecc. ecc.).
F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com
(scrivete un commento o utilizzate questa email per le vostre denunce)
PS
Questi i risultati (inascoltati) dei poll e petizioni da noi creati e/o segnalati:
Nel Poll di Repubblica.it su 124.613 votanti, il 93% ha risposto che non è d'accorco con l'indulto.
Nel nostro poll su 329 votanti 323 hanno risposto che il provvedimento è una vergogna.
Alla nostra petizione on-line hanno aderito 1806 persone.
Nell'appello on-line di liberacittadinanza hanno aderito 2868 persone.
Errata corrige
Ci è pervenuta un'email dal Movimento Repubblicani Europei, presente in Parlamento con un solo deputato, e guidato da Luciana Sbarbati, in cui ci si accusa di aver segnalato solo l'Italia dei Valori come unico partito della coalizione dell'Ulivo contrario all'indulto, quando anche il MRE si è battuto per contrastare tale provvedimento.
Ci scusiamo per la nostra affermazione che come l'MRE sottolinea nella sua email, "è dovuta all'ignoranza in buona fede della nostra realtà e delle nostre azioni, tuttavia auspicherei una maggiore informazione da parte vostra prima di pubblicare certe monolitiche affermazioni.". Per chi volesse maggiori informazioni sul movimento sopra citato: http://www.repubblicanieuropei.org/
Gli amici del Nuovo Partito D'Azione (http://www.nuovopartitodazione.it) ci hanno ricordato come sabato 29 Luglio erano anche loro presenti alla manifestazione tenutasi davanti al Parlamento. Per disguidi organizzativi non dipendeti dalla loro volontà, si sono presentati nel pomeriggio (invece che di mattina) con cartelli di protesta tra i quali esaltava quello con scritto "VENDUTI AL CAIMANO. TRADITORI VERGOGNA!".

Comments:
MRE? Mai sentiti!
 
Ho letto che a Torino è uscito un violentatore grazie all'indulto. Ma questo tipo di reato non era escluso dall'indulto?
 
A parte che il MRe non si è mai visto in piazza, come mai il segretario nazionale Sbarbati dice di essere contro l'indulto ed il Presidente del MRE on. Musi ha votato a favore. Ma si parlano tra di loro nel MRE?
 
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