lunedì, novembre 06, 2006

 

VEDI NAPOLI E POI MUORI

"Non c'è alcun legame statistico, alcuna connessione, fra criminalità e indulto"
Romano Prodi, Napoli 2 Novembre 2006 (Reuters)

Queste le parole di Romano Prodi durante la conferenza stampa sull’emergenza criminalità nel capoluogo campano. Mentre Mastella e Di Pietro si combattono a suon di cifre, il primo facendo di tutto per minimizzare l’impatto dell’indulto rispetto all’ondata di criminalità avvenuta nelle ultime settimane a Napoli, il secondo invece confermando tutti i suoi, e nostri, dubbi sulla validità del provvedimento e sul suo certo contributo all’incremento degli accadimenti malavitosi avvenuti ultimamente in città. Vediamo queste cifre:

“Secondo i dati del ministero i detenuti scarcerati a seguito dell'indulto dagli istituti di pena napoletani sono 1.321, cifra che si riferisce ai detenuti di tutti i penitenziari napoletani: Poggioreale, Secondigliano, Pozzuoli e Sant'Eframo. In tutta la Campania, invece, hanno lasciato il carcere in 2.713. E ancora, secondo il ministero, il numero complessivo di italiani residenti a Napoli scarcerati in tutta la penisola è pari a 2.768 a cui vanno aggiunti 243 stranieri che hanno acquisito la residenza nella città partenopea.” (Libertà on line)

C’è o no, allora, una reale relazione tra l’indulto e il boom della criminalità nel capoluogo partenopeo? Secondo Panorama sì:

”Il maggior numero di detenuti liberati grazie al provvedimento del governo è in Lombardia: 3.400. Al secondo posto la Campania con 2.700. Ma in percentuale sono i funzionari di Napoli e dintorni ad aver rimesso in libertà più detenuti: il 45 per cento del totale (la proporzione più alta d'Italia), contro il 39 per cento dei lombardi. Il dato più anomalo è però un altro: secondo la procura anticamorra napoletana, molti di coloro che sono stati scarcerati avrebbero dovuto restare dietro le sbarre per aver commesso crimini di sangue, o comunque gravi, a cominciare dagli omicidi e dall'associazione mafiosa. La conferma? In poco più di un mese una ventina dei delitti che hanno insanguinato Napoli hanno avuto per protagonisti o per vittime ex reclusi scarcerati grazie all'indulto: sette omicidi, un tentato omicidio, 10 rapine. Quattro camorristi pregiudicati uccisi a fine ottobre erano usciti per l'indulto; un altro è rimasto ferito in una sparatoria. Altri quattro beneficiari sono invece killer o mandanti degli assassini di questi giorni.”

Allora l’indulto c’entra, e anche molto, con Napoli e la sua attuale situazione!
Come dice Di Pietro: “Spiace dover dissentire con il presidente Prodi, ma se la matematica non è un'opinione, le persone che sono rientrate in carcere e che avevano goduto dell'indulto sono quasi mille. Per logica, se non fossero uscite, ci sarebbero mille reati in meno“ (Il Tempo)

"Cosa pensavano, che Napoli fosse il paese di Biancaneve?" Esclama giustamente il procuratore Generale Galgano durante un’intervista a La Repubblica.

Come non possiamo associarci a tale esclamazione? Era troppo pretendere una profonda verifica di ciò che sarebbe potuto avvenire dopo l’indulto in tutta Italia e soprattutto in città come Napoli, storicamente “soffocate” dalla malavita? Era troppo pensare che molti di questi criminali una volta usciti dal carcere avrebbero potuto compiere altri reati? Forse per una classe politica come la nostra sì, era troppo!

Così se al governo non vogliono ammettere la relazione tra l’indulto e i recenti fatti criminali, ci pensano i giornali stranieri a diffondere la notizia per il mondo:
''Napoli è la città più violenta dell'Unione europea. La criminalità organizzata, la camorra, ha ucciso dal 1980 oltre 3.600 persone, più della somma (di vittime) dell'Ira, dell'Eta e delle Brigate rosse, molte di più dei morti di Cosa Nostra''. E' quanto riporta in prima pagina il quotidiano spagnolo El Pais, mentre il britannico Guardian scrive: "Ondata di criminalità legata all'indulto" e aggiunge “Negli ultimi due mesi nove ex detenuti tornati in libertà con l'indulto sono rimasti coinvolti negli omicidi, anche come vittime, della zona di Napoli”.
Mentre il Times riporta: ''Arriva Prodi mentre esplode la guerra di mafia'' (IGN)
Una bella pubblicità, insomma. Ma oltre al danno la beffa, veniamo infatti a scoprire che alla fine questo provvedimento non è servito nemmeno allo scopo fasullo con cui lo si era giustificato. Infatti “nel carcere di Regina Coeli, prima dell'indulto, c'erano 980 detenuti, scesi a 746 dopo la clemenza, ora sono 960. Stesso dramma, stesso sovraffollamento, ma in condizioni peggiori perché si è persa l'ennesima occasione di far le cose seriamente.” (Il legno storto)

Ma non è finita: Con l’indulto lo Stato ci rimetterà 500 milioni di euro! :
“L'indulto costa caro allo Stato. Non solo in termini di ordine pubblico, con gli scarcerati che delinquono appena fuori dalla cella. Sono anche le casse pubbliche a soffrire: il provvedimento cancella infatti le pene pecuniarie sotto i diecimila euro comminate ai condannati. E secondo un calcolo del procuratore capo di Verona, Guido Papalia, lo Stato ci ha già rimesso 200 milioni di euro. La misura avrà effetto per tre anni e quindi alla fine di milioni se ne perderanno almeno 500”. (Il Giornale)

E se da una parte questa mancanza di fondi sommata ai tagli all’amministrazione della giustizia dell’attuale finanziaria e a quelli che già a suo tempo furono eseguiti dal governo Berlusconi, sta causando proteste e forti critiche da parte di moltissimi magistrati, tanto che Mastella è dovuto ufficialmente intervenire auspicando “un maggiore senso di responsabilità” (Tendenzeonline) (Sigh!), si scopre invece che a Napoli possono permettersi il lusso di sperperare quel poco di denaro pubblico che gli rimane: “come ad esempio si sta facendo con l’acquisto delle 36 Bmw destinate agli spostamenti dei dirigenti dell’amministrazione penitenziaria e dei collaboratori e dei testimoni di giustizia per un valore di 780 mila euro». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Vede On. Prodi, per questo noi elettori (di sinistra) avevamo posto la nostra fiducia in Lei (e tappandoci il naso avevamo votato i partiti della sua coalizione pur sapendo di riportare al governo elementi che non avremmo mai voluto rivedere, soprattutto dopo le dannosissime, per il Paese, esperienze inciuciorie); per evitare storie di questo genere! Perché qui, On. Prodi, non si tratta solo di indulto, di criminalità, di Napoli; qui si tratta del modo di governare, del rispetto della volontà popolare e del bene comune, che bisogna sempre cercare di ottenere qualsiasi provvedimento di legge si imponga.
Qui si tratta di rimettere a posto un Paese in cui i politici da troppi anni sono abituati a non rispondere a nessuno delle loro azioni; gente che dopo essere stata eletta non ha nemmeno tentato di mettere mano ad una delle numerose emergenze italiane, e il risultato lo constatiamo ogni giorno vivendo in questa povera Italia. Un Paese talmente disperato che ha addirittura provato a farsi governare per 5 anni da un sorridente e bugiardo venditore di spazzole con le disastrosissime conseguenze che ne sono poi derivate. Insomma ci siamo fidati, On. Prodi, e Lei come ci ricambia?
Con l’indulto! Nonostante tutti i danni di questa vergogna idelebile siano sotto gli occhi di tutti Lei continua insistentemente a non ammetterli. Si comporta cioè come il venditore di spazzole di cui sopra. L’Italia è stanca di questo modo di fare politica, di questo modo di governare. Occorre urgentemente un rinnovamento e lei ha dimostrato non non poterne fare parte. Ecco perché On. Prodi anche Lei non avrà mai più la nostra fiducia!

F.toComitato Contro l’Indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

PS
Se qualche politico avesse ancora dei dubbi su cosa pensa la gente dell’indulto, vada a dare un’occhiata al Forum di Panorama: Forum : indulto giusto o no?

Aggiornamento:
Ecco i primi risultati di questa politica autolesionista della sinistra:
Il Molise conferma Iorio (CDL) presidente con il 54% dei voti (La Repubblica)


Comments:
sono d accordo sull articolo sopra citato quindi ne destra ne sinistra e allora a chi votiamo alle prossime elezioni? in italia sono finiti i politici ma sopratutto la politica beppe grillo presidente del consiglio o tutti a montecitorio a fare una guerra civile
 
Sarebbe già un buon risultato che i partiti, alle prossime elezioni, permettano alle nuove generazioni di emergere e di dare il loro contributo. Invece da oltre 10 anni abbiamo al comando della destra e della sinistra le solite vecchie facce con le solite vecchie idee (e modo di governare, di gestire la cosa pubblica, cioè quello della vecchia DC che è sempre stato fatti votare e non rendere conto a nessuno). La cosa peggiore è che rimangono lì anche quando perdono (vedi Berlusconi, Fini, Bossi, oggi e D'Alema, Fassino, Prodi, Rutelli 5 anni fa). Allora come ce ne liberiamo?
A questo punto urge un provvedimento serio. O si da la preferenza (legge elettorale permettendo) a nuovi partiti (che non abbiano nessun legame con i vecchi) o non si va più a votare. Che almeno se sfacelo debba essere che non sia anche nostra responsabilità.
 
Il Sindaco di Napoli Iervolino alla trasmissione "quelli che il calcio" andata in onda domenica 5 novembre 2006 parlando del piano sicurezza messo in atto dal Governo in riferimento alle forze di polizia che vi operano ha detto in maniera infelice che "quelli del Corpo Forestale dello Stato devono badare ai cani che non facciano pipì sugli alberi dei parchi pubblici",anzichè concorrerre al mantenimento dell'ordine pubblico insieme a Polizia,Finanza e Carabinieri.Queste infelici parole pronunciate da un ex Ministro dell'Interno devono farci riflettere molto,che oltre a dimostrarci di essere una grande incompetente è anche ignorante,perchè il Corpo Forestale dello Stato è una delle 5 forze di Polizia dello Stato.Credo che la Iervolino invece di fare gaffe su gaffe si dedichi di più alla sua Napoli,che è l'umiliazione del popolo Italiano e dell'intera Nazione,e che spesso ci fa vergognare di essere ITALIANI!
VIVA LA LEGA NORD!!!
 
nn riesco a stare zitto!! ma quale indulto.....cm se tutto fosse iniziato da lì. Siamo alla frutta! Avevo un appuntamento cn i tecnici Telecom: chi li ha visti? dopo 3 ore di attesa e telefonate al 187 ho kiamato il 113 nn hanno risposto neanche (se stavo morendo?) vado dai carabinieri e cercano di contattare loro Telecom: musichetta di attesa e nessuna risposta. Il carabiniere, mosso a pietà, ha kiamato un amico e così sn riuscito ad avere 1 altro appuntamento:se nn è camorra questa!!!!A ki ci dobbiamo rivolgere x avere i nostri diritti?
 
Basta voti e soldi pubblici a questi schifosi dei politici e a tutta la marmaglia dei loro portaborse. Hanno approvato l'indulto anche se tutti gli italiani erano contrari e così fanno ogni giorno quando approvano leggi solo per i loro interessi e per quelli delle aziende che li sponsorizzano.
L'indulto è solo una piccola parte dello schifo che fanno in parlamento.
 
Dopo l'indulto e questa finanziaria la sinistra è morta e sepolta
 
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