martedì, dicembre 19, 2006

 

DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO

"La responsabilità è di tutti, di tutto il Parlamento. L'indulto l'abbiamo votato tutti, quindi non vengano a dire che è colpa mia". (Tiscali Notizie)
Clemente Mastella, Roma 12 Dicembre

Questi sono i nostri UOMINI (?) di Governo. Questi sono gli UOMINI (?) che dovrebbero rappresentarci. Questi sono gli UOMINI (?) che le segreterie di partito hanno scelto a capo di uno dei più importanti ministeri italiani (infatti la nuova legge elettorare voluta da Berlusconi – e che probabilmente la sinistra non cambierà mai perché gli fa comodo - non ha dato la possibilità a noi elettori di scegliere i nomi delle persone che avremmo voluto eleggere). Dopo i tragici avvenimenti di Erba, in cui due donne ed un bambino sono stati barbaramente uccisi, e i soliti titoloni della Stampa che accusavano sicuri il marito di una delle due donne, il tunisino Azouz Marzouk, queste sono state, a caldo, le parole pronunciate dal nostro ministro della Giustizia.
Invece di ammettere le proprie “colpe” e le proprie responsabilità, come un bambino dopo essere stato sgridato per aver rotto il suo giocattolo, Mastella che fa? Si trincera nel più puerile dei gesti che appunto un bambino possa fare: dare la colpa a tutti:

“La responsabilità è di tutti…l’indulto l’abbiamo votato tutti, quindi non vengano a dire che è colpa mia”.

Vorremo rassicurare il ministro. Noi italiani sappiamo bene che la colpa non è solo sua, Signor Ministro. Conosciamo le sue posizioni in merito e quelle di tutti coloro che hanno votato questo vergognoso provvedimento. Perciò non si preoccupi, Signor Ministro, perché prima o poi sarete di nuovo chiamati, tutti, a nuove elezioni. Nel frattempo noi del Comitato faremo il possibile per far ricordare agli italiani cosa siete stati capaci di fare a loro danno, in modo che arrivato quel giorno, ognuno di loro ricordi il vostro comportamento, il vostro non aver voluto ascoltarli, e finalmente la smetta di votarvi, nella speranza che la prossima volta, alla guida del Paese, vengano chiamati UOMINI (!) più responsabili, UOMINI (!) che non scaricano le proprie colpe sugli altri, UOMINI (!) veri.

Si sarà comunque morsa la lingua, il nostro ministro dopo quelle parole, perché a distanza di nemmeno un giorno molti giornali pubblicavano le scuse (Canali Libero), subito dopo aver accertato che il tunisino accusanto di essere l'autore della strage di Erba era in realtà, all’ora del delitto, nel suo paese di origine e che dunque non poteva essere l'assassino. Avrà pensato “chi me lo ha fatto fare; potevo stare zitto ancora un giorno così mi evitavo l’ennesima figura di m…”.

Ed infatti passati pochi giorni, a proposito dell’annunciato provvedimento di amnistia, Mastella, durante un’intervista con il giornalista (?) Giuliano Ferrara alla trasmissione Otto e mezzo di La7, proclama: "Dopo tutto il casino che hanno fatto sull'indulto, ora mi metto a chiedere l'amnistia?" (Swiss Politics).

Non dice: “L’amnistia è immorale quanto e più dell’indulto e in un territorio come quello italiano in cui imperano mafia, camorra e ‘ndrangheta, amplificherebbe i danni che già l’indulto ha provocato ai cittadini italiani onesti, liberando i detenuti non per meriti soggettivi ma per semplice volontà del parlamento, impedendo di fatto qualsiasi controllo sulla possibilità di reiterazione del reato degli amnistiati, come appunto è stato anche per l’indulto”, ma dice :” Siccome l’indulto ha creato problemi alla mia immagine, è meglio non chiedere l’amnistia altrimenti potrebbero non eleggermi alle prossime elezioni”.
State attenti, perciò, perchè se non la chiederà Mastella (ma mai dire mai, quando si parla di lui) l'amnistia potrebbe chiederla qualcun altro, e se l'indulto è stato un disastro l'amnistia sarà un apocalisse per quel briciolo di senso di giustizia e di moralità che ancora sopravvive nel nostro Paese, senza contare i detenuti che usciranno dalle carceri e che potrebbero (condediamogli il beneficio del dubbio - come fatto per i quattro violentarori di Bergamo Canali Libero) ricommettere altri reati.

Questa è comunque la pasta di cui sono fatti tutti i nostri politici e questo è il motivo per cui noi italiani dobbiamo fare di tutto per mandarli a casa, PER SEMPRE!

F.to
Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

PS
Qualcuno ha pensato, come spesso avviene in Italia dopo la realizzazione di una legge che serva gli interessi di pochi, di utilizzare l’indulto anche a proprio vantaggio, sperando con esso di evitare le sanzioni ricevute per l’accertamento della trasgressione ad un qualche articolo del codice della strada. Sfortunatamente sembra che non sia possibile. Se non si è un politico o un suo intimo amico o finanziatore, un finanziere o un incallito criminale, pare che non si possa godere dell’indulto:

Domanda:
Gentilissimo avvocato,
tra amici, commentavamo la legge sull'indulto entrata in vigore questa estate.Dopo aver letto l'articolo 1 ci è venuto un dubbio: chi ha avuto sanzioni per aver contravvenuto al codice della strada (eccesso di velocità, guida senza cintura, senza casco sulla moto, ecc) può godere dell'indulto e non pagare le ammende comminate? Può scioglierci questo dubbio?
La saluto cordialmente, Vincenzo O.

Risposta:
L’indulto (che per definizione condona in tutto od in parte la solo la pena), pertanto, interviene solo per i fatti costituenti reato (e neanche per tutti, perché sono previste delle esclusioni) e non per quelli costituenti illeciti amministrativi.
Ecco perché le ipotesi che Lei indicate nella lettera non rientrano nell’indulto e le relative somme irrogate nei verbali dovranno essere pagate o, se ancora nei termini, impugnate nelle forme di Legge.
Cordiali saluti, Avv. Antonio Dello Preite (Luceraweb)
PSS
A quasi 5 mesi dall'entrata in vigore dell'indulto, anche gli psicologi si sono resi conto che tale provvedimento è stato un disastro a tutti gli effetti. Come dice la Dott.ssa Barbara Rossi, esperta collaboratrice con istituti penitenziari: “L’Autorità ha trasmesso il messaggio che si può uccidere, rubare, spacciare, fare assegni a vuoto, truffare o altro, e restare impuniti”. Vi consigliamo di leggere l'intervista che Marina Bortolani le ha fatto:"Indulto: Un vero fallimento e vi spiego il perchè".

Comments:
SONO CONTRARIO ALL'INDULTO E AMNISTIA,SE NON IN CASI ECCEZIONALE MA NEPPURE A UNA GIUSTIZIA COSI'ETERNA!
(DIARIO DI UN ESATTORE)
GIUDICATE VOI!
 
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