lunedì, giugno 18, 2007

 

FERMI TUTTI, QUESTA E' UNA RAPINA

Tra tanti rumors (leggi sputtanamenti) e tante più o meno vere rivelazioni, tra tante prese di posizioni e tante discussioni; tra le indiscusse intercettazioni Fassiniane e D’Alemiane (per chi ancora avesse dei dubbi a chi dare la colpa della distruzione del concetto stesso di sinistra, si spera che le oramai arcinote azioni dei personaggi qui citati, abbiano loro chiarito le idee), tra i mea culpa (pochissimi per la verità) e i j’accuse, tra i commenti dei vari politici preoccupati (a noi è parso non tanto sulla distruzione dell’etica e della trasparenza nel nostro Paese ma sulla possibilità di andare a casa e non godere più dei tanti privilegi generosamente elargiti dalle nostre insane leggi) e le smentite, insomma tra i tanti veleni che ultimamente caratterizzano i giochi politici in Italia, noi povero popolo italiano che cosa abbiamo compreso?
Praticamente nulla, o quasi. Si è capito cioè che un paio di anni fa un gruppetto di famelici finazieri con l’appoggio dei politici (di tutti gli schieramenti) e di alcune Banche internazionali e soprattutto di coloro che avrebbero dovuto controllarli (leggi Fazio o Consob dove le ultime tre lettere della sigla possono essere tranquillamente lette come il suono onomatopeico che segnala una, tutta italiana, triste rassegnazione, SOB!) hanno cercato di impadronirsi di alcune banche senza però avere i soldi per farlo (o avendoli solo virtualmente) a discapito di ogni regola sulla concorrenza e sulla “nitidezza” dei capitali. Un giochetto già visto con Telecom (guarda caso D’Alema imperava anche all’epoca) e con altre vecchie proprietà dello Stato con i rusultati che sono sotto agli occhi di tutti.
Lasciando perdere la questione che una di queste banche risultava essere la banca delle famigerate cooperative rosse (che da tempo di ideologicamente rosso non hanno più nulla: la complessa struttura finanziaria delle cooperative rosse) da sempre legatissime prima al vecchio Partito Comunista e ora ai DS (e in futuro al PD?), e perciò il fatto che proprio gli assetti di tale banca si intendeva cambiare (acquistando la BNL che interessava ai baschi del Banco di Bilbao) grazie anche agli aiuti dei dirigenti DS e non solo, tutti uniti per difenderne l’italianità (all’epoca anche Antonveneta era nel mirino degli olandesi della ABN Amro) e che perciò sustisterebbe quell’odiosa questione, in Italia solo morale, chiamata conflitto di interessi;
insomma lasciando perdere queste polemiche, a noi semplici cittadini italiani cosa ci interessa di tutta questa vicenda?
Sono cose da ricchi, da classe dirigente che a noi popolino toccano ben poco, o no?Per comprendere meglio la vicenda bisogna farsi una domanda: di cosa stiamo parlando in definitiva? La risposta è semplicissima: di Banche!
E allora tutta la faccenda diventa un pochettino più chiara, soprattutto se rispetto alla questione diamo un’occhiata ad uno degli aspetti che di sicuro può maggiormente interessarci: i costi dei servizi bancari. Spulciandoo le statistiche sui costi dei servizi bancari in Europa scopriamo, ahinoi, che I COSTI DEI SERVIZI BANCARI ITALIANI SONO I PIU’ ALTI D’EUROPA (E ANCHE DEGLI STATI UNITI). (Fonte: i costi della mancata concorrenza) come possiamo facilmente evincere dall’immagine del grafico sopra riportata.
Ma la cosa non finisce qui perché a fronte di questo noi italiani abbiamo anche, tra le nazioni europee più sviluppate, gli stipendi più bassi (tiscali notizie).
Insomma, come dice un famoso detto popolare, (detti che solitamente non sbagliano mai) in questo caso noi cittadini italiani siamo cornuti e mazziati!
Ecco che la questione allora si fa meno complessa e piuttosto che parlare di astruse vicende e giochi di potere non alla nostra portata, forti dei dati appena acquisiti possiamo porci la banale domanda:
perché in Italia i servizi bancari costano così tanto rispetto alle altre nazioni europee?
E visti i fatti, o meglio sentite le intercettazioni, possiamo anche tranquillamente risponderci:
perché i politici (che ricordiamo sono pagati e mandati al governo del Paese da noi cittadini), sono estremamente compromessi con i poteri forti (in questo caso le banche) e piuttosto che fare gli interessi di tutto il popolo italiano favorendo la concorrenza (l’unica arma che può permettere l’abbassamento delle tariffe), lavorano affinchè i privilegi di queste caste oligarche rimangano invariati a discapito delle tasche, oramai ridotte al vuoto più totale, di tutti noi italiani.
Alchè sorge spontanea una riflessione:
QUANDO DECIDEREMO DI LIBERARCI DI QUESTA LADRA, OSCENA ED INDEGNA CLASSE DIRIGENTE?

F.to
Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

Comments:
WE HAVE A DREAM

Libera interpretazione dal discorso che Martin Luther King tenne il 28 agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington...;

A tutti vorrei far leggere il discorso originale, molto, troppo uguale a quello che stiamo vivendo oggi... a casa nostra...


Titolo: We have a dream...

Sottotitolo: Lettera ad un amico...

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"I have a dream"..., diceva Martin Luther King, a Washington, (America) il 26 Agosto del '63..., parlando al Suo popolo..., ai Suoi amici...


"Sono orgoglioso di unirmi a Voi per la più grande dimostrazione per la libertà nel nostro paese...


Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il proclama sull'emancipazione.


Un grande faro di speranza, per milioni di schiavi, bruciati sul fuoco dell' ingiustizia....;


Un'alba radiosa illuminò la lunga notte della cattività.


Cento anni dopo, non siamo ancora liberi..., vittime di segregazione e discriminazione, di povertà solitaria ai margini della società, esiliati nella nostra stessa terra.


Siamo qui, oggi, per raccontare la nostra condizione vergognosa.


Siamo qui per incassare un assegno.


Quando scrissero la Costituzione promisero che ogni cittadino sarebbe diventato erede.


Tutti gli uomini..., si..., avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.


Ci hanno pagato con un'assegno a vuoto..., ma i soldi c'erano...!!!
E siamo qui per incassare questo assegno..., a presentazione..., ci darà le ricchezze della libertà..., e la garanzia di giustizia";

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Caro Martin, sò passate 44 anni..., 'ppure nui tenimm'ò Dream..., comme dicevi Tù, "Il sogno..."
Ti volevamo chiedere una cosa: Ma a tè..., 'sst'assegno..., 'cchi t' ha 'ddato???


No!, no..., non per niente..., é', c'he 'ppure 'nnuie simme 'sstat' inculati!!!


No!, nò..., nui nun simme nire..., , peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE..., e simm'ancora 'cchiù 'sstrunz..., pecchè st'assegn'a vvuoto... ll' avevamo 'ggirato...., nel primo dopoguerra..., e 'pprimma mano...!!!


Mò..., tò 'ppòzzo 'ddicere..., st'assegno a 'vvuoto ve la 'ddato ò 'zzio..., 'sstava in politica..., in Campania..., primma 'c'o 'rrestava a 'ppolizia!!!


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"Siamo venuti in questo santuario per ricordare l'urgenza dell'adesso.


Non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino...


Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia;


Questo è il momento di uscire per le vie..., di chiedere la giustizia....;


E' il momento di elevare la nazione dalle sabbie mobili dell'ingiustizia..., di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio.


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Sarebbe la fine per questa nazione... se non valutasse l'urgenza del momento....


Questa estate della impazienza non finirà fino all'autunno...;


Non è una fine..., ma un inizio!!!"

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Caro Martin, sò passate 44 anni..., ma le cose che 'ddici a mè mi sembra ieri..., quanne scennenn' é
'sstrade d'ò quartiere a 'ttutt'a 'ggente e 'ssentev'e 'pparlà..., c'a 'ddemocrazia, quà è incompiuta..., e, c'à ggiustizia mò... è proprio nà ZO'ZA!!!


Cà forse nun 'ssarriamo malamente, sii a 'ssocietà cé desse nù rimane..., si a 'ppolizia facesse o salvaggente, e a 'ggiustizia nun sé lavass'è mmano...


No!, nò..., che hai capito??? , nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE..., nui ca ce credimmo furbi..., 'vveramente... e 'ccé facimme sempe 'ppiscià 'mmano....


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"E coloro che sperano che gli umili hanno bisogno di sfogare le tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare..., come se niente fosse successo.


Non ci sarà né riposo né tranquillità, fino a quando a tutti non saranno concessi i loro diritti di cittadini.


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La rivolta scuoterà le fondamenta, della nostra povera nazione, fino a quando non si avrà il ritorno a una giustizia uguale alla ragione...

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Qualcosa debbo dire alla mia gente che vuole andare al palazzo di giustizia..., non dobbiamo dare adito a tensioni..., la nostra sete di libertà non può sporcarsi né in violenza ne in prevaricazioni


Alla forza fisica risponderemo con la forza dell'anima.


Non dovrà condurci questa militanza, alla sfiducia nell'umanità..., perché molti sono giunti a capire che abbiamo un sol destino è una libertà.


L'ingiustizia, dovrà essere combattuta, uniti, guardando sempre in avanti.


Non saremo mai soddisfatti finché ci sarà una vittima degli indicibili orrori della polizia.


Non saremo mai soddisfatti, finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono: "Riservato alla CASTA".


Non saremo mai soddisfatti finché non avremo un nuovo motivo per votare...!!!"


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Martin, son passati 44 anni, ma a me me pare adesso..., No!, nò...., nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE!!!

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No, non siamo ancora soddisfatti, siamo i veterani della sofferenza creativa..., abbiamo capito che Tu avevi un sogno:


"Tutti gli uomini saranno uguali, schiavi e padroni insieme a spezzare il pane con le stesse mani"


Siamo in un'epoca diversa, e sempre uguale, che all'omertà associa la vigliaccheria..., e ci troviamo scritto sui 'ggiornali, "NOI LAVORIAMO PER LA DEMOCRAZIA!!!" mentre nei Circoli, a Napoli c'è 'ggente, unta dal disonore di essere espressione di tangenti, di stupri del diritto, segnati dalla corruzione, onorevoli giudicati artefici di estorsione, dalle labbra grondanti di parole inutili e ormai vane andare in giro ad educare i giovani... e raccontare che le sentenze passate in giudicato "SONO TUTTE CAZZATE..., delegittimando egli stesso i poteri dello Stato...!!!


Qual'è il nostro sogno???


"Che tutti questi fancazzisti inutili e il governatore e i commissari..., si convincessero a lasciare la politica senza problemi e costrizioni, lasciare il proprio posto a chi lo vuole fare per dare spazio alla civiltà..., NUOVA..."


Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi.


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Martin, so passati 44 anni..., ma io queste cose le ho letto oggi sul Meetup..., No!, nò...., nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE..., e a'ggiustizia cià 'vvulimm'arrubbà..., pè strad'e Napule, p'é strade d'é 'qquartiere..., a 'cchesta 'ggente nui l'avimma 'SSCETA'!!!

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Verrà il giorno in cui stì figli di...... 'DDio..., vivranno con significati nuovi..., pé stù paese che vò essere NAZIONE..., risuoni presto il VAFFANCULO -DAY, da ogni via..., da ogni borgo, da ogni luogo e da ogni città!!!

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Martin..., s'ò passati 44 anni, e tù ce dice c'amma fà 'ddimane.....

No!, nò..., che hai capito...? Nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE!

LUIGI IOVINO


VIVA LA LIBERTA', SEMPRE!!!
 
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