mercoledì, settembre 05, 2007

 

CARNE DA MACELLO

TREVISO - Due coniugi, Guido Pellicciardi e Lucia Comin, di origine friulana, sono stati trovati morti nella loro abitazione a Gorgo al Monticano (Treviso) con la gola tagliata. Secondo le prime indagini le vittime sono state prese a bastonate e poi colpiti in tutto il corpo con un'arma a punta, forse un arnese da scasso, e alla fine sistemati sul letto dai loro assassini…Il duplice omicidio è stato giudicato dal procuratore di Treviso, Antonio Fojadelli, un atto «di incredibile efferatezza» (Corriere della Sera).

Questo è quello che è accaduto il 21 agosto scorso ad una povera coppia di anziani colpevoli solo di essere i custodi di una lussuosa villa nel trevigiano.

Scopriamo ieri che uno dei tre assassini era uscito con l’indulto (Affari Italiani). Gente senza il minimo scrupolo, autori in passato di numerosi altri atti criminali e naturalmente liberi di scorrazzare per tutto il territorio nazionale a copiere altri reati sulla pelle di noi tutti cittadini italiani.

Amato, il nostro ministro dell’interno, si compiace del lavoro delle forze dell’ordine e afferma: È un risultato molto importante, frutto della determinazione con cui le forze dell'ordine e la magistratura hanno portato avanti un'indagine difficile. Questi criminali devono sapere che i loro delitti non restano impuniti”.

Quello che ci colpisce di questa frase è l’ultima parte: “Questi criminali devono sapere che i loro delitti non restano impuniti”. Una frase che dimostra la grande ipocrisia di questi politici di professione che prima votano l’indulto e permettono a mafattori di ogni sorta (tra cui ricordiamo assassini, rapinatori, ladri, stupratori, pedofili e anche mafiosi) di uscire dal carcere tre anni prima della scandenza naturale della pena e poi si permettono di pontificare e fingersi indignati per l’ondata di violenza che si è riversata sul territorio nazionale proprio a causa dell’indulto da loro fortemente voluto.

E così il nostro ministro dell’interno dichiara guerra alla microcriminalità (Repubblica) fingendo di non ricordare che questa ha prosperato fino ad oggi (e chissà per quanto tempo ancora) proprio grazie all’indulto.

Occorre ricordare a tutta questa gentaglia chi ha voluto e votato l’indulto (Per non dimenticare). Guardando bene ci troviamo anche il nome del nostro bel ministro dell’interno tra questi paladini della sicurezza, capaci solo di alzare la voce e prendersela con chi lava i vetri delle auto ai semafori piuttosto che con coloro che realmente uccidono, rubano, struprano e commettono atti criminali efferati e tutto questo, ricordiamo ancora, solo per salvare la pelle ai loro colleghi politici immischiati in reati finanziari e quant’altro (gli indultati eccellenti).

Gente che piuttosto che finire in prigione o pagare le consegueze delle loro malefatte ha preferito riversare nelle strade italiane decine di migliaia di criminali.

Nonostante gli indultati continuino a commettere reati, più o meno feroci, c’è chi ancora si ostina a difendere l’infimo provvedimento: “Stamattina ho letto e ho risposto all’ennesima lettera che riguarda la questione-indulto. La gente continua a protestare, a dispetto dei dati sulle recidive” afferma Prodi in un’intervista al La Stampa.

E allora vediamole queste recidive e verifichiamo quanto siano falsi e bugiardi i nostri politici.

In un intelligente articolo pubblicato da La Voce, in cui si paragonano i costi/benefici derivanti dall’indulto ad un anno dalla sua approvazione, possiamo verificare da un semplice grafico come la percentuale di rapine in banca si sia esponenzialmente incrementa subito dopo l’attuazione dell’infausto provvedimento.

Una ricerca statistica seria, non baggianate come ogni giorno siamo abituati a sentire dalla voce dei politici nostrani. Ricerca che ricordiamo non comprende tutta la serie di altri reati commessa a danni dei cittadini comuni. Di quei cittadini che grazie a questa indegna e autoreferenziale classe politica sono oramai diventati come i due poveri coniugi trevigiani barbaramente massacrati, trasformati in carne da macello nelle mani criminali di assassini liberi grazie all’indulto.

F.to
Comitato contro l’indulto
Comitatocontroindulto@gmail.com


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