venerdì, ottobre 26, 2007

 

INTERVISTA A BRUNO TINTI - AUTORE DI TOGHE ROTTE


(Clicca sull'immagine per vedere il filmato)

Minuto 39,46 secondi:


Non c’è una ragione al mondo per fare l’indulto. Anche quella scusante che fa ridere i polli: non abbiamo abbastanza posti in carcere, bisogna fare l’indulto; come dire non abbiamo abbastanza letti in ospedale, prendiamo i malati e li buttiamo per strada.
E’ una cosa volontariamente priva di senso, ma poi se l’argomento fosse stato valido, se cioè davvero l’indulto fosse stato fatto per sfollare le carceri, che bisogno c’era di comprendere per l’indulto i reati per i quali detenuti non ce n’era? Per reati finanziari, fiscali, societari, detenuti non ce n’erano, quindi prevedere un indulto che dava lo scopo di sfollare le carceri per questi reati significa semplicemente aver presente la situazione di uno, che era Previti, che poi era detenuto per modo di dire perchè stava a piazza Farnese...
Certo però l’indulto avrà un effetto terribile su certi tipi di reati, lei pensi a Parmalat. Il processo Parmalat, ragionevolmente si dovrebbe chiudere con sentenze di circa 6 anni di reclusione. Una pena per una bancarotta fraudolenta anche di grosse dimensioni in Italia più o meno è quella. In America ti danno 25 anni, da noi...significa nemmeno un giorno di galera, perchè 3 anni sono coperti dall’indulto e tre anni sono coperti dall’affidamento in prova al servizio sociale.
Quindi l’indulto fatto anche per reati che debbono ancora essere giudicati è terribile. Diverso dall’indulto, che è una cosa vergognosa, ma voglio dire alla fine è stato fatto questa volta, speriamo che non lo facciano più...teoricamente uno potrebbe dire, vabbè è arrivato Babbo Natale...tutti quelli fino a maggio 2006 hanno avuto il regalo, però da adesso in avanti non succede più niente a nessuno. Invece non è così perchè tutto il nostro sistema...lei le ha chiamate garanzie, non sono garanzie. Le garanzie attengono al modo di gestire il processo, noi abbiamo una quantità di cosidette garanzie che sono invece adempimenti formali, semplici ostacoli fatti per rendere più difficile il processo...e che sono uno dei motivi per la prescrizione. E’ un po’ un gioco dell’oca: ogni volta che hai sbagliato vai lì e torna a questa casella, quindi ...noi in realtà abbiamo i cosidetti istituti perdonisitici, cioè quando noi diamo 3 anni di galera a uno non è vero che questo andrà in prigione per tre anni, è stato condannato per tre anni ma manco un giorno farà perchè ha l’affidamento in prova al servizio sociale. Se noi gli diamo 6 anni di prigione, è stato condannato a 6 anni ma non è vero che va in prigione per 6 anni perchè tre anni gli sono abbonati per via dell’affidamento in prova al servizio sociale e dei tre anni residui ogni anno vale nove mesi, quindi gli leviamo già 9 mesi...quindi questo signore farà mal contati di quei 6 anni due, non solo ma non farà manco quelli perchè poi ha diritto alla semidetenzione o alla libertà vigilata, a seconda dei casi, che significa che lui va a lavorare e la sera torna a dormire in carcere...quindi in realtà la nostra pena è una pena finta. Chi ci sta in carcere? Ci stanno i poveri cristi in carcerazione preventiva. Ma in carcerazione preventiva...ci stanno gli extracomunitari che spacciano, i clandestini, i drogati da quattro soldi ...e gente così. Delinquenti, sia chiaro è giustissimo che stiano in prigione. Il problema è che non ci possono stare solo loro. Che non è possibile che se l’80% della popolazione carceraria è composto da questa gente qua, dovremmo desumerne che l’80% di tutti i reati commessi in Italia è commesso da questa gente qua; è ridicolo no?


Bruno Tinti


F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com

Comments:
aaaaaaaah, l'ineffabile cappalonico...come dice Luttazzi, "uno che non perde mai un'occasione per non perdere un'occasione"
Ormai si sa tutto o quasi sulle sue nobili intenzioni dietro l'indulto, ma non finisce mai di disgustare leggerne a proposito...

se persino nella patria del capitalismo selvaggio e della deregulation i furbetti di Enron si sono beccati secoli di carcere, possiamo dire che noi qui siamo davvero al primo posto tra i governi protettori dei potenti...

Un saluto a Vittorio.
Vi ho linkato sul mio blog, com'è ovvio che sia dati i vostri contenuti ;)

Gianluigi
 
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