lunedì, febbraio 18, 2008

 

ITALIAN JOB

Ieri sera su La 7 alle 21:30 è andato in onda un programma televisivo particolare:
ITALIAN JOB che, come da sottotitolo, racconta l'Italia dei furbi e del malaffare, l'Italia di gente poco seria, degna, forse, di quell'immagine con la quale, con eccessiva leggerezza, all'estero ci hanno sempre disegnato: pizza, furbizia, mafia e 'volemose bene'.
Un’Italia che si credeva quasi scomparsa, dissolta nei ricordi degli anni 50-70 ma che in realtà è più viva e presente che mai.
Un’Italia sempre pronta a genuflettersi ai voleri dei potenti (di qualunque schieramento), sempre pronta a giustificarne i capricci e le strane voglie. Un’Italia dove gli “onorevoli” o i “vip” riescono in maniera estremamente facile ad ottenere quello che una persona normale non si sognerebbe mai di raggiungere almeno non così facilmente.
In questa trasmissione il caratterista Paolo Calabresi indossa i panni, di volta in volta, di Vip di vario genere, come fantomatici parlamentari, segretari, attori, registi ecc. e ci mostra, grazie a telecamere nascoste, quanto la gente, di ogni estrazione sociale, si applichi per esaudire ogni desiderio del personaggio in questione.
Nella puntata di ieri, così, è bastata la telefonata alla segreteria dell’organizzazione del concorso Laziale di Miss Italia per permettere ad un onorevole (inventato di sana pianta) non solo di presiedere insieme alla giuria alla manifestazione ma anche di fare diversi interventi dal palco. Un’altra telefonata alla sede della Juventus ha permesso allo stesso fantomatico onorevole di assistere agli allenamenti della squadra, di parlare con Del Piero e addirittura di poter rimanere a fine allenamento un po’ di tempo con Buffon e poter soddisfare il capriccio di tirare vari rigori al portiere campione del mondo.
Calabresi però non si è fermato qui. Si traveste da Sergej Knyazev, boss di una società russa che gestisce casinò e che vuole creare una lobby in Italia per cambiare la legge che impedisce di aprire case da gioco, e promette mazzette ad alcuni politici locali i quali lo mettono addirittura in contatto con un senatore. Questi non solo si dicono pronti a creare un piano che possa portare a compimento le richieste del russo, ma addirittura il senatore dichiara come in passato la sua posizione contro l’apertura di nuovi casinò fosse completamente strumentale, cioè, come lui stesso ammette di fronte al falso agente russo, in passato si era schierato contro per poi eventualmente cambiare posizione se ci fosse stato qualcosa da spartire anche per lui.
Alla fine insomma i tre (un sindaco di un paese del sud, un intermediario e il senatore) arrivano a chiedere 750mila euro per l’impegno a far cambiare la legge e a permettere alla società russa di costruire almeno un casinò. (La Repubblica).
A corredare il tutto un bellissimo servizio sugli interessi dei partiti sulle sale Bingo (poi dimostratosi un fallimento) e sulle macchinette mangiasoldi che tante famiglie hanno rovinato.
Se il programma è ben fatto, con un Calabresi superlativo nei ruoli recitati (nessuno si accorge di nulla), dalle inchieste emerge però un quadro desolante, dove a 16 anni da Mani Pulite in Italia nulla sembra essere cambiato. Corrompere è facilissimo anche perché sembra che i corrotti non aspettino altro, mentre quando bisogna assegnare licenze pubbliche, in culo a qualsiasi minimo concetto etico sul conflitto di interessi e sulla libera concorrenza , sono sempre gli amici dei partiti (nel caso delle sale Bingo nella stragrande maggioranza quelli dei vecchi DS ora diventati PD) ad aggiudicarsi le gare.
E così l’Italia va avanti. Oggi in bilico tra PDL e PD cioè tra il baratro degli interessi privati e quello degli interessi di parte; dopo Prodi, dopo l’indulto, la non cancellazione delle leggi ad-personam, la non risoluzione del conflitto di interessi, la reintroduzione dei Cip6 per finanziare gli inceneritori, il mantenimento del lavoro precario, la distruzione dello stato sociale, qualcuno ha ancora il coraggio di suggerirci di tapparci il naso e votare.
Il naso, vogliamo dire a questi signori, si è imputridito a forza di aspirare merda e alla fine si è liquefatto, come la nostra pazienza.

F.to
Comitato contro l’indulto
comitatocontroindulto@gmail.com


AGGIORNAMENTO:


Identificati i politici del video (brundisium.net)
Qui i video della puntata scorsa.


Ringraziamo i ragazzi del sito Brundisium.net (il sito web di Brindisi e provincia) per la segnalazione.

Comments:
I protagonisti della vicenda sono stati identificati!
Il senatore è Euprepio Curto di AN.
Il Sindaco è Lello Di Bari, primo citadino di Fasano (sic), di FI
L' intermediario è un giornalista (da qui la spiegazione sul "controllo dei media")
 
E si... purtroppo in Italia sembra proprio che Mani Pulite sia passata invano...
 
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