mercoledì, agosto 27, 2008

 

LA POTENZA DELL'ESEMPIO

Narra una leggenda araba che un giorno un prode guerriero volendo scoprire quale fosse l’arma più potente della terra si recò da un vecchio famoso in tutto il paese per la sua sapienza. Arrivato a destinazione gli porse la domanda e il saggio rispose:

L’arma più potente di tutta la terra è l’esempio.

Il guerriero non capì cosa intendesse così chiese al vecchio di spiegarsi meglio e questi iniziò a raccontargli una storia.

La storia narrava di un principe che saputo di un imminente attacco da parte dei nemici decise di fortificare con muri e canali difensivi l’intera città. Per far questo obbligò tutta la popolazione a lavorare a tappe forzate. Man mano che i lavori avanzavano gran parte della popolazione cominciò a borbottare perché non solo le ore di lavoro erano molte ma anche il cibo fornito era scarso. Così elessero diversi rappresentanti e li mandarono al palazzo del principe a protestare chiedendo di diminuire le loro ore lavorative e di aumentare il cibo giornaliero per ciascuno.

Grande fu la loro sorpresa quando a palazzo gli informarono che il principe non risiedeva più lì da quando erano cominciati i lavori ma era andato, come tutti gli altri abitanti a partecipare alla costruzione delle difese della città.

Ritornarono di buona lena ai campi di lavoro e dopo diverse ricerche riuscirono a trovare la guardia del corpo del principe. Questi era andato al bivacco per prendere la razione che gli spettava come tutti gli altri lavoratori. Ma piuttosto che prenderne una sola, ne possedeva una e mezza. La guardia vedendo tante persone chiedere dove fosse il principe dovette infine svelare la sua identità e il luogo in cui si trovava il suo padrone.

Disse così che li avrebbe accompagnati dove stava lavorando visto che lui stava appunto portando la mezza razione che ogni giorno il principe consumava. La razione intera infatti era per lui mentre il principe ne consumava solo mezza al giorno.

All’udire ciò i rappresentanti dei lavoratori si guardarono tra loro con tono dimesso e rinunciando ad ogni protesta tornarono al loro lavoro senza più avanzare pretese, ma anzi informarono tutti i cittadini di come stavano le cose. Da quel giorno tutti i lavoratori aumentarono il ritmo e le difese della città furono terminate in tempo prima degli attacchi.

Questa breve storia per comprendere il perchè la società italiana è diventata quell'ammasso acritico e menefreghista che è, disposta ad accettare ogni legge, ogni decisione e ogni parola, per quanto assurda, amorale, e vergognosa sia, senza battere ciglio. Una storiella che serve come risposta al Moretti regista quando afferma che l'opinione pubblica non esiste più (Voceditalia)

La società italiana non ha più esempi da cui prendere spunto. Gli unici rimasti sono quelli di una classe dirigente sempre più ladra, approfittatrice e cinica; disposta a vendere gli interessi pubblici per una manciata di denaro, l'unico dio a cui i nostri politici fanno riferimento.

Politici che il giorno prima hanno votato il vecchio (quello del 2006) e il nuovo indulto (quello del 2008), fatti entrambi per salvare i loro padroni e oggi gridano “L’indulto ha fallito!” (Romagna oggi)

Politici che prima fanno fallire la cessione di Alitalia ad Air France che avrebbe contato esuberi per 2000 lavoratori e poi regalano la società a degli imprenditori italiani che vogliono licenziare 7000 lavoratori per poi ridare l’Alitalia sempre ai francesi facendo in modo che i debiti, un miliardo di euro senza contare i 300 milioni già versati, vengano ripagati con soldi pubblici (La Repubblica)

Politici che hanno gridato a squarciagola all’allarme sociale e alla sicurezza e su questi punti hanno vinto le elezioni e poi quando in carica vedono bastonare e violentare due turisti nel territorio da loro gestito se la prendono con questi che non dovevano stare lì (La Repubblica)


Questi e molti altri ancora gli illuminanti esempi che i nostri politicanti sanno elargirci. E da questo comprendiamo appieno perché gli italiani sono il popolo che è diventato. Gli esempi a cui rifarsi sono pessimi e il popolo perciò agisce come un popolo pessimo, fregandosene, tirando a campare senza comprendere che in questo modo non fa nient'altro che spingere un po' più in avanti il Paese verso l'inevitabile baratro.

Non sappiamo se riusciremo prima o poi a fuggire da questa spirale di comportamento amorale. Nel frattempo attendiamo fiduciosi (sempre meno) che qualcuno fuoriesca dalla palude in cui la politica nostrana è oramai sprofondata, nella speranza possa darci quegli esempi di etica, morale, onestà e trasparenza, senza i quali nessun paese democratico può ritenersi tale.

F.to

Comitato contro l’indulto

comitatocontroindulto@gmail.com


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