giovedì, settembre 11, 2008

 

LA SPERANZA DISILLUSA

Alla fine anche lui si è rassegnato. Alla fine anche lui mollerà. Dopo aver gridato a tutti i politici i suoi vaffanculo, dopo aver dato seppur una minima speranza a molti italiani onesti (ricordiamo il sondaggio che dopo il primo V-Day dava al 17% un partito che lo annoverasse come capofila - Aghost), si arrende.

Parliamo di Beppe Grillo. In un intervista a La Stampa afferma di non voler più cambiare il mondo, di non avere più le forze e che probabilmente tra un anno mollerà tutto e si ritirerà a vita privata.

Una speranza disillusa; un tradimento a danno di tutti coloro che auspicavano, prima o poi una trasformazione da comico, ultimamente sempre meno, a politico; in modo da concretizzare tutti quei bei discorsi che faceva nelle piazze, sempre stracolme durante i suoi spettacoli.

Ma così non sarà, a meno di ripensamenti dell’ultima ora. Grillo ha detto la sua:

“Non posso mica andare avanti tutta la vita a cercare di cambiare il mondo. Mi do ancora un anno di tempo e poi chissà... magari vado all’estero”.

E poi riferendosi a quel movimento che lo segue da quando ha aperto il suo blog, circa 3 anni fa, i meetup che sono quei gruppi di sostenitori diffusi in tutta Italia, afferma:

“Intanto tra tre mesi ci affittiamo un palazzetto dello sport e ci facciamo una convention dei nostri meetup, come Obama. Poi tra un anno deciderò. Magari anch’io comincerò a dire cose rassicuranti, a raccontare che respirare merda fa bene".

Una presa di posizione che molti suoi sostenitori già vedono come tradimento. Dopo aver parlato di liste civiche e averle sostenute anche se solo a parole, con molti post nel suo blog, mandando allo sbaraglio tanti ragazzi volenterosi che fino ad ora in nessun comune sono riusciti a sconfiggere i partiti tradizionali, Grillo con il suo solito fare ambiguo, tira il sasso e nasconde la mano. Promuove una nuova politica ma non ci si vuole buttare dentro. Probabilmente perché da fuori è più comodo e non si è bersaglio dei poteri forti e soprattutto perché si possono fare anche molti soldi.

Nell’ultima dichiarazione dei redditi il comico dichiarava oltre 4 milioni di euro all’anno (Fainotizia) e quando Visco, nel precedente governo, rese trasparenti, anche se per poco, i redditi di tutti gli italiani, scoprendo anche quello milionario di Grillo, questi iniziò dal suo blog una campagna furente contro la trasparenza del ministro (Repubblica) anche se dovette subito ritrattare dopo la valanga di critiche dei suoi fan che lo accusarono di predicare bene e razzolare male.

Così oggi molti sostenitori, tra cui noi, si chiedono: si è tutto ridotto a questo? Tutti i discorsi, tutte le proteste, tutte le raccolte di firme (che non sono servite a nulla perché non sono mai state prese in considerazione dalla politica), i referendum (quelli del V2-Day probabilmente saranno annullati dalla corte di cassazione - fainotizia), gli spettacoli, il blog; alla fine di tutto questo non rimangono che 4 milioni di euro all’anno nelle tasche di Grillo? Probabilmente sì.

Un’altra, forse l’ultima, botta sul groppone di quei pochi italiani onesti che vedevano in lui un’alternativa. Una lancia in più per tutti quelli che affermavano già 3 anni fa che Grillo sarebbe stato solo un bluff, che non avrebbe mai risolto nulla, che si sarebbe limitato solo a far battute e a criticare il criticabile; che in fondo in fondo non è mai stato nient'altro che un semplice comico.


F.to

Comitato contro l'indulto

comitatocontroindulto@gmail.com



Comments:
Che chiave di lettura becera e tediosa frutto della peggiore informazione televisiva. Non avete capito il lavoro che ha fatto e sta facendo Grillo. Grillo è stato ed è il solo motivatore delle folle. Poi se realmente si vuol cambiare qualcosa bisogna attivarsi ed agire. Ma per voi il problema sta in quanto guadagna, non nel servizio informativo che svolge quotidianamente.
 
Posta un commento



<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?