lunedì, aprile 06, 2009
CRONACA DI UN TERREMOTO ANNUNCIATO (ovvero non è un paese per menti giovani)
E' la solita vecchia storia Italiana. Chi ha le capacità, il talento, le idee e pretende di metterle al servizio della comunità, viene sempre combattuto, insultato e nel nostro caso pure denunciato per procurato allarme, dall'estamblishment che non capisce, che nega e che impedisce qualsiasi sviluppo possibile di nuove tecnologie.
Questa volta è toccato al tecnico ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, Gianpalo Giuliani.
Da tempo il geologo aveva dichiarato la possibilità proprio in questi giorni di un forte sisma nell'area abruzzese, ora devastata dal terremoto di questa mattina. Da anni Giuliani combatteva contro i "dottoroni" e i vertici della protezione civile, cercando di far emergere le sue ricerche sulla fuoriuscita di gas radon in prossimità di forti terremoti, ma nulla (Repubblica).
Fino a quando oggi alle 03:30 è scoppiato il devastante terremoto nella zona della città abruzzese dell'Aquila. Ad ora quasi 100 morti e oltre 50.000 sfollati anche se si teme le cifre dovranno essere ritoccate al rialzo.
A massacro avvenuto ora Giuliani chiede che Guido Bertolaso, capo della protezione civile e reo di averlo più volte insultato dichiarando che i terremoti non sono prevedibili e che le ricerche del tecnico ricercatore non erano serie, gli faccia le sue scuse ma crediamo che le scuse maggiori Bertolaso debba darle a tutta la popolazione abruzzese, a tutti i morti e i feriti, a tutti gli sfollati e in generale a tutti coloro che sono stati colpiti dal sisma.
Per conto nostro non possiamo che chiedere a gran voce le dimissioni di Bertolaso e di tutti coloro che insultavano Giuliani, ma sappiamo che nessuno si dimetterà o chiederà scusa e che nulla cambierà.
In questo vecchio Paese, vecchio fin dentro l'anima, non bastano 100 o più morti per far comprendere a qualcuno che si deve cambiare, che si deve dare ascolto a chi ha le idee o le capacità. Questa vecchia e morta Italia non è un Paese per menti giovani.
F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com
A massacro avvenuto ora Giuliani chiede che Guido Bertolaso, capo della protezione civile e reo di averlo più volte insultato dichiarando che i terremoti non sono prevedibili e che le ricerche del tecnico ricercatore non erano serie, gli faccia le sue scuse ma crediamo che le scuse maggiori Bertolaso debba darle a tutta la popolazione abruzzese, a tutti i morti e i feriti, a tutti gli sfollati e in generale a tutti coloro che sono stati colpiti dal sisma.
Per conto nostro non possiamo che chiedere a gran voce le dimissioni di Bertolaso e di tutti coloro che insultavano Giuliani, ma sappiamo che nessuno si dimetterà o chiederà scusa e che nulla cambierà.
In questo vecchio Paese, vecchio fin dentro l'anima, non bastano 100 o più morti per far comprendere a qualcuno che si deve cambiare, che si deve dare ascolto a chi ha le idee o le capacità. Questa vecchia e morta Italia non è un Paese per menti giovani.
F.to
Comitato contro l'indulto
comitatocontroindulto@gmail.com